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Luca Corrente, i Suoi
Fratelli e Le Loro Storie…

"Percorso Metodologico Didattico"

 

Sin dall'anno scolastico 1994/95 abbiamo dato allo spazio educativo di sezione una fisionomia modulare che prevede gli angoli-gioco: ambiti spaziali organizzati all'interno dell'aula con caratteristiche di autonomia rispetto alla totalità dell'ambiente e che rappresentano precisi punti di riferimento affettivo-relazionale.

L'organizzazione degli angoli ha tenuto presenti alcuni criteri:

  • l'età dei bambini, che necessariamente ne orienta la scelta e l'allestimento;
  • l'utilizzazione non fissa dello spazio, ma articolata e modificata in funzione degli interessi e dei bisogni dei bambini;
  • la rielaborazione in chiave ludica delle esperienze;
  • l'esplicazione di attività autonome non legata alla conduzione dell'adulto, ma allo scambio interpersonale in un piccolo gruppo.

Non bisogna dimenticare che i bambini sono capaci di predisporre, di organizzare e di partecipare molto alla preparazione degli angoli di gioco.

ANGOLO DEI GIOCHI IMITATIVI

Non si è trattato di un angolo fisso; all'interno della sezione ciascun bambino ha stabilito un territorio in cui poter gestire i giochi da noi proposti e le relazioni tra pari (es. lo scatolone diventa ....) Pareti e pavimenti della sezione sono stati utilizzati da noi al fine di realizzare giochi imitativi di animali con le corrispondenze logiche di raggruppamenti (insiemistica), negazioni (diagramma di Carrol) e percorsi (diagramma ad albero)

ANGOLO DEI TRAVESTIMENTI

Altro angolo molto "frequentato" è stato quello dei travestimenti per giochi simbolici e di immaginazione; ha permesso ai bambini di prendere coscienza di se stessi, e di identificarsi con personaggi fiabeschi, televisivi, familiari.

Materiale: uno specchio, pezzi di stoffa di tipo - forma - grandezza - diverse; cappelli - abiti da adulti - grembiuli....

ANGOLO DELLA CASA

Fra gli angoli, alla preparazione dei quali i bambini hanno dato un buon contributo, c'è l'angolo della casa, sia per il materiale che hanno portato (bambole, pentoline e giocattoli vari utili per l'allestimento) sia per la costruzione di collane, bracciali con il pongo, sia per la predisposizione delle stanze-camere da letto, cucina, etc.., perché in questo angolo hanno ritrovato oggetti familiari in cui realizzare giochi simbolici. Anche i genitori hanno dato un valido contributo all'allestimento dell'angolo; un papà ha preparato per i bambini, con dei pannelli isolanti, una vera e propria casa, mentre noi abbiamo allestito, con l'ausilio di cartoni, una cucina composta da: lavatrice, lavello, frigorifero, cucina a gas.

E' stato proprio in questa occasione che ci siamo rese conto che i bambini avevano una notevole capacità di riconoscere e associare i simboli con la realtà. Dal simbolo delle manopole della cucina a gas tutti i bambini hanno riconosciuto la corrispondenza con il rispettivo fuoco.

Attraverso questi angoli abbiamo cercato di ristabilire un po' le radici, il gusto per "il giocare con poco" ed abbiamo compreso le diverse modalità del relazionarsi liberamente dei bambini.

La conoscenza dell'ambiente culturale e delle sue tradizioni, integrandosi con attività proprie di altri campi di esperienze, ha consentito anche di sviluppare il rapporto con il "passato" attraverso la ricostruzione di eventi riferibili al bambino (le storie personali); una importante esperienza educativa è rappresentata dalla partecipazione ad eventi significativi della vita sociale e della comunità (le tradizioni, le feste a scuola, i compleanni); ricerca di immagini, video, fotografie che appartengono al vissuto del bambino, alle tradizioni, alla cultura di appartenenza.

Da Gennaio 1995 abbiamo creato un altro angolo: quello della MACCHINA: un Olivetti Prodest PC1 ed alcuni genitori hanno messo a nostra disposizione alcuni programmi.

L'unico ostacolo stato quello di reperire un vero e proprio computer, ma grazie ad un riconoscimento da parte del Provveditorato agli Studi di Latina ed al contributo dei genitori dei bambini della nostra Sezione dal mese di Febbraio 1996 abbiamo avuto in classe anche Francesco Corrente un computer vero e proprio, a colori, con mouse, scheda audio, lettore CD e svariati programmi..

LA STORIA DI LUCA CORRENTE E DEI SUOI FRATELLI

Tornando al Gennaio 1995, quando abbiamo portato in classe per la prima volta il computer Olivetti Prodest PC1 tutti i bambini hanno dimostrato di riconoscerlo in quanto "COMPUTER", ma pochi ne conoscevano la sua composizione.

Per rendere più familiare la presenza del computer, lo stesso è stato presentato come un nuovo compagno di sezione. Un compagno con:

- una testa = il video
-
un collo = i fili di collegamento video/tastiera
- un corpo = la tastiera
- un cuore = il disco DOS e gli altri dischi programma
- le gambe = i fili per l'accensione

I bambini hanno scelto per lui un nome LUCA ed un cognome CORRENTE.
Hanno ben compreso, ad esempio, che, così come dal nostro collo passano i cibi che ci danno la forza (energia) per poter compiere delle azioni, così dal collo di Luca passa la corrente la quale gli permette di giocare con i bambini.

Hanno mostrato un comportamento maturo e responsabile nei confronti della "Macchina". Hanno anche dato una singolare interpretazione dei "suoni" emessi da Luca:

Luca saluta: quando viene acceso il computer c'è un BIP iniziale; a questo punto i bambini rispondono dicendo "CIAO";

Luca piange: quando i bambini danno dei comandi (attraverso la tastiera) in contemporanea (due o tre tasti premuti insieme) c'è un BIP prolungato. I bambini hanno compreso che c'è qualche cosa che non va e che bisogna, a questo punto, fare più attenzione.

Ma Luca pensa anche, e (così dicono i bambini) pensa appena acceso e, cioè, prima di entrare in un programma.

Purtroppo Luca si è mostrato un computer limitato in quanto in bianco e nero, senza mouse e con soli due programmi da utilizzare (in quanto senza disco rigido ma solo floppy per il DOS)

Malgrado ciò è stato utile per:

- la familiarizzazione con la tastiera;
- la comprensione delle frecce direzionali (2 basso - 4 sx - 6 dx - 8 alto);

I bambini hanno utilizzato le lettere dell'alfabeto per comporre il proprio nome (copiandolo e non) e, i più abili, per comporre delle frasi.

Le frecce direzionali sono state utilizzate per realizzare dei semplici disegni (casa, cerchio, quadrato...) e per un gioco di abilità -"Load runner"- e "la linea dei numeri"

ALLA SCOPERTA DELLA TASTIERA

I bambini si sono appropriati con grande facilità di alcuni termini e di alcuni comandi:

- accapo (il tasto return);
- ESC (per uscire o modificare dei comandi);
- spazietto;
- tasto -- per cancellare;
- maiuscolo.

L'orientamento sulla tastiera non stato difficile e la scoperta avvenuta attraverso la ricerca effettuata dai soli bambini (senza l'aiuto dell'adulto) scoprire facendo.

Hanno giocato con Luca da uno a quattro bambini per volta. L'intervento dell'adulto c'è stato solo se è stato richiesto (ed in genere stato richiesto solo per uscire da una situazione critica, es. blocco del computer).

Per quanto riguarda l'utilizzo delle frecce direzionali sono stati fatti prima dei giochi di orientamento e di localizzazione. E' stata composta anche una sorta canzone per l'orientamento spaziale all'interno della nostra sezione:

con il n 2 vai verso l'albero (un albero di cartone posto all'interno dell'aula);
con il n 4 vai verso il tavolo (il tavolo delle insegnanti);
con il n 6 vai di l da Peppe (la casa del custode che confina con la nostra sezione);
con il n 8 vai nel parcheggio (il parcheggio della scuola).

Utile è stato anche il gioco dei cerchi colorati con uno schema di cinque quadrati per cinque.

All'interno dello schema sono stati inseriti - seguendo un modello ben preciso i cerchi colorati. Sempre con l'aiuto dello schema, questa volta completo di numeri e colori - sono state realizzate delle storie.

I bambini dovevano posizionarsi ogni qualvolta venivano chiamati a simulare un personaggio, secondo il numero ed il colore indicato dall'insegnante o dai compagni. Successivamente dovevano spostarsi (sempre secondo indicazioni) all'interno dello schema.

Per accrescere la conoscenza della tastiera abbiamo dato ai bambini una tastiera di un commodor rotto. Per i bambini era il fratello di Luca, ma senza testa e, visto che era poco interessante, anche senza un nome ben preciso. Quando un gruppo era impegnato con Luca, altri simulavano giochi con il commodor, ricercando lettere, componendo nomi o copiandoli… ecc...

MARCO E CLAUDIO CORRENTE

Marco Corrente un altro fratello di Luca Corrente. Ha il video a colori, il mouse ed , soprattutto, il computer della maestra. Però non ha il windows. E' rimasto in classe pochi giorni durante i quali i bambini hanno scoperto il piacere di un video a colori.

Ma stato ben presto sostituito da Claudio Corrente, altro fratello di Luca Corrente, ma più grande (completo di mouse, video a colori e windows). Si tratta di uno SWEDA e ce lo ha prestato il papà di Francesca, una bambina della sezione.

Malgrado quello che si può pensare, la bambina non ha mai mostrato di essere gelosa del computer ed ha lasciato a noi insegnanti il compito di gestire e regolarizzare i rapporti con Claudio.

Con il Paintbrush i bambini hanno realizzato dei disegni ed hanno inventato delle storie.

 

© Linda Giannini calip@mbox.panservice.it 1994-1995
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