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Invito esteso ai tutor

Siena
17/04/1997 - 18/04/1997
Santa Maria della Scala
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CREARE IL NOSTRO FUTURO
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Josep Jamar
"Nessuna età è tarda per imparare"

"Nessuna età e' tarda per imparare" con questa citazione da Seneca Joseph Jamar, Commissario Europeo, ha chiuso il suo intervento sullo sviluppo della società' informatica e le nuove tecnologie dell'educazione.

 A significare che l'evoluzione della nostra società' porta ad una ridefinizione delle modalità' e dei tempi dell'apprendimento, che si dilatano enormemente mettendo in seria difficoltà' i modelli economici tradizionali: il mondo del lavoro diventa sempre più aperto e flessibile e sempre di più' richiede persone capaci di riadattarsi continuamente e muoversi tra un settore e l'altro rinnovando conoscenze e competenze. In questa situazione cambia anche il ruolo della scuola, come massima istituzione formativa: allora come adattare la scuola al progresso tecnologico?

  • E' la domanda cui si e' cercata risposta nell'anno europeo che si e' appena concluso con due considerazioni importanti per le riflessioni di questo convegno: prima di tutto noi stiamo assistendo ad un cambiamento radicale dell'assetto della società' che si basa ora sul cambiamento continuo;
  • Il ruolo della scuola non può essere più' quello tradizionale, di canale di trasmissione di conoscenze verticalizzato.

Un ruolo per la scuola nel mondo delle tecnologie multimediali? L'accesso telematico da casa, su cui sono concentrati i maggiori investimenti del settore, non spiazzerà' la pur importante istituzione scolastica?

E' chiaro che il compito classico pedagogico della scuola perde terreno, mentre sembra acquistare maggiore rilevanza un altro ruolo che essa ha pur rappresentato fino ad ora: la democraticità' dell'accesso alle conoscenze.

Se non siamo vigili rischiamo che l'evoluzione repentina delle tecnologie della comunicazione crei paradossalmente delle disuguaglianze fra chi sa e chi non sa; la scuola stessa può diventare il luogo in cui si realizzano queste discriminazioni.

 La commissione europea si sta muovendo per prevenire questo rischio ed evitare che lo sviluppo della società' crei delle barriere tra i cittadini. Il piano d'azione ha come obiettivi principali:

  1. Dotare tutte le scuole degli strumenti per accedere al futuro e rendere possibile l'accesso delle persone nella società' del futuro.
  2. Incentivare il forte impegno di tutti gli attori del settore (scuole, insegnanti, studenti, genitori, professionisti del multimediale).
  3. Migliorare l'accesso alle tecnologie della scuola; considerato anche l'aumento della presenza dei privati nei settori degli strumenti per l'educazione e la formazione e la perdita' del monopolio dell'insegnamento dell'istituzione scolastica.
  4. Sviluppare un mercato integrato per i prodotti multimediali. L'anno scorso e' partito una Task Force per analizzare l'andamento del mercato multimediale in Europa. I risultati dell'indagine hanno messo in luce la frammentarietà' e la poca coordinazione delle varie iniziative prese autonomamente da enti e istituzioni in vari paesi. Frammentazione che non aiuta lo sviluppo di un solido mercato che sostenga l'evoluzione della società'.

La via che conduce a questi obiettivi non e' diritta: alcune associazioni di genitori del Belgio hanno già' per esempio mostrato preoccupazione nei confronti dell'utilizzo di Internet da parte dei bambini senza adeguati controlli sul tipo di informazione accessibile ai minori.

Contemporaneamente i presidi delle scuole si chiedono se sia veramente l'introduzione delle tecnologie multimediali la priorità' nelle scuole di oggi: che fare allora per la violenza? per la droga?

In tutto questo occorre anche rafforzare il ruolo dell'Europa nell'istruzione multimediale e per questo sono state sviluppate cinque linee guida di intervento:

  • studiare la possibilità' di creare una rete delle reti in Europa che colleghi le varie istituzioni e le scuole;
  • studiare il problema dei contenuti. A Cannes lo scorso anno si e' avanza l'ipotesi di un gruppo di specialisti del multimediale e professionisti dell'istruzione per verificare la possibilità' di combinazione dei due mondi;
  • stimolare lo scambio dei docenti;
  • organizzare una rete di centri di formazione dei formatori dei docenti;
  • elevare la consapevolezza degli attori sul potenziale della multimedialità' nei processi di formazione
A supporto di questo piano d'azione sono stati individuati alcuni strumenti: prima di tutto una gara di proposte per la multimedialità' nella formazione;
  • una vera gara multimediale a livello europeo;
  • una fondazione europea multimediale;
  • netdays sul modello americano, ovvero la connessione di più scuole in rete.

Jamar ha ribadito che il problema e' sviluppare una consapevolezza
di queste iniziative perché
"il mondo rimane una scuola per la razza umana
dall'inizio dei tempi fino alla fine dei tempi"
(citato da Cominus, 1609).

pagine a cura di Linda Giannini
intervento tratto dal sito web dell'APPLE