Conclusioni a cura del Prof. Paolo Manzelli

Direttore dell'LRE-EGO-CreaNET della Università di Firenze http://www.chim1.unifi.it/group/education/index.html

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Con percorsi come quelli riportati ne' "La scatola delle esperienze"


Internet non è più spazio in cui scaricare
pagine costruite fuori rete,
ma diviene spazio di lavoro;
ogni bambino può aggiungere
una pagina alla storia di un altro....

E' infatti importante far capire la portata della comunicazione
della memoria esperienziale in Internet,
quale valore aggiunto intrinseco alla interattività del sistema della rete.

Quanto sopra e' decisamente importante, tanto più che oggi,
spesso a sproposito, si denuncia il rischio di Internet-dipendenza,
specie in relazione ai bambini
(vedi ad es: http://www.psiconline.it/article.php?sid=946 )

Si incrimina Internet a causa di una disaffezione provocata
da una carenza di relazioni "vis a vis"
che possono degenerare nei bambini (ma anche negli adulti)
in una demotivazione affettiva, ma che -in vero- restano presenti
nel lavoro ben proporzionato svolto e documentato in

"Oltre la classe, oltre la scuola… oltre...."
http://www.indire.albacom.net/e-learning/laboratori/ipertesti/oltre.htm

Altresì è comunque importante sottolineare come il bambino e' nato
per apprendere e comunicare e, pertanto, la sua salute mentale
viene garantita da ogni iniziativa tesa ad evitare fenomeni di carenza
non solo affettiva, ma principalmente agente nel settore
della comprensione cognitiva e della comunicazione interattiva,
proprio per la necessaria conferma
e valutazione cosciente (accomodamento) di ciò che si è compreso.

Pertanto, diversamente dalla TV, ... il computer in Internet permette
di evitare la passività dei fanciulli nei confronti di un pervasivo
flusso di informazione "unidirezionale" dei mass media,
ma anche della lezione frontale, della ripetitività del libro di scuola ecc... ecc..
e cioè' di tutti quelle modalità di apprendimento passivo,
privo di alcuna sperimentazione interattiva
della propria comprensione e creatività cognitiva.

Oggigiorno l'elevato gradiente di informazioni e di conoscenze immagazzinate
può generare dipendenza a causa di una esasperazione della passività ripetitiva nell'apprendimento, che genera certamente una forte dipendenza
(vedi quale evidenza incontestabile l'effetto condizionante
del settore reclamistico per bambini ed adulti).

Pertanto nella società in cui viviamo, più che di dipendenza da Internet,
si dovrebbe far presente l'elemento liberatorio prodotto da Internet
nei riguardi della passività dell'apprendimento ripetitivo,
che spesso degenera in sintomi ed anche sindromi depressive,
generate dalla forzata inattività mentale,
conseguente alla passività' dell'apprendimento
che deprime la libera espressione nella formazione
e nel potenziamento dell'EGO.


Paolo Manzelli

INDICE della Relazione

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