
        
          Con percorsi come quelli riportati ne' "La scatola 
          delle esperienze" 
          
        
           
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                Internet non è più spazio in cui scaricare
 pagine costruite fuori rete,
 ma diviene spazio di lavoro;
 ogni bambino può aggiungere
 una pagina alla storia di un altro....
 
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         E' 
          infatti importante far capire la portata della comunicazione 
          della memoria esperienziale in Internet, 
          quale valore aggiunto intrinseco alla interattività del sistema della 
          rete. 
        Quanto 
          sopra e' decisamente importante, tanto più che oggi, 
          spesso a sproposito, si denuncia il rischio di Internet-dipendenza, 
          
          specie in relazione ai bambini 
          (vedi ad es: http://www.psiconline.it/article.php?sid=946 
          ) 
        Si 
          incrimina Internet a causa di una disaffezione provocata 
          da una carenza di relazioni "vis a vis" 
          che possono degenerare nei bambini (ma anche negli adulti) 
          in una demotivazione affettiva, ma che -in vero- restano presenti 
          nel lavoro ben proporzionato svolto e documentato in 
          "Oltre la classe, oltre la scuola… oltre...."
          http://www.indire.albacom.net/e-learning/laboratori/ipertesti/oltre.htm 
          
          
          Altresì è comunque importante sottolineare come 
          il bambino e' nato 
          per apprendere e comunicare e, pertanto, la sua salute mentale 
          viene garantita da ogni iniziativa tesa ad evitare fenomeni di carenza 
          
          non solo affettiva, ma principalmente agente nel settore 
          della comprensione cognitiva e della comunicazione interattiva, 
          proprio per la necessaria conferma 
          e valutazione cosciente (accomodamento) di ciò che si è compreso. 
          
          Pertanto, diversamente dalla TV, ... il computer in Internet permette 
          
          di evitare la passività dei fanciulli nei confronti di un pervasivo 
          
          flusso di informazione "unidirezionale" dei mass media, 
          ma anche della lezione frontale, della ripetitività del libro di scuola 
          ecc... ecc.. 
          e cioè' di tutti quelle modalità di apprendimento passivo, 
          privo di alcuna sperimentazione interattiva 
          della propria comprensione e creatività cognitiva. 
          
          Oggigiorno l'elevato gradiente di informazioni e di conoscenze immagazzinate 
          
          può generare dipendenza a causa di una esasperazione della passività 
          ripetitiva nell'apprendimento, che genera certamente una forte dipendenza 
          
          (vedi quale evidenza incontestabile l'effetto condizionante 
          del settore reclamistico per bambini ed adulti). 
          
          Pertanto nella società in cui viviamo, più che di dipendenza da Internet, 
          
          si dovrebbe far presente l'elemento liberatorio prodotto da Internet 
          
          nei riguardi della passività dell'apprendimento ripetitivo, 
          che spesso degenera in sintomi ed anche sindromi depressive, 
          generate dalla forzata inattività mentale, 
          conseguente alla passività' dell'apprendimento 
          che deprime la libera espressione nella formazione 
          e nel potenziamento dell'EGO. 
          
          Paolo Manzelli