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                Leonardo, 
                  Federico, Giulia e Valeria presentano alla classe il robot che 
                  hanno costruito. Si tratta di un Lego Mindstorms Robotics Invention 
                  System 2.0  | 
            
             
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                Bambine/i 
                  si domandano se il robot e’ capace o meno di muoversi.  | 
            
             
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                Il 
                  robot viene cosi’ messo a confronto con quello “statico” (Robot 
                  Sapiens) donato da Luciano alla nostra classe.   
                Leonardo: 
                  “l robot della LEGO si muove e fa le azioni, mentre quell’altro 
                  non le fa. Tuttavia per far dire no al robot della LEGO bisogna 
                  far azionare l’uscita B cosi’ che possa azionarsi anche l’ultimo 
                  motore per far muovere la testa da sinistra verso destra”. 
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                  A 
                    questo punto Federico attiva il robot attraverso il bottone 
                    che si trova davanti… un po’ spostato a sinistra del robot. 
                     
                  Giulia: 
                    "Il bottone e’ di colore rosso: se il robot e’ fermo 
                    il bottone sta su off, se e’ attivo, sta su on". 
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                Federico 
                  e Giulia evidenziano alcune sue caratteristiche. Il 
                  robot ha gia’ una sua testa… ma nel gioco delle trasformazioni… 
                  si pensa di verificare le condizioni per cambiare la sua fisionomia 
                  grazie alle teste che sono gia’ state realizzate in questi mesi 
                  da bambine/i – ragazze/i dai 3 ai 16 anni. 
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                Giuseppe 
                  Patti fa vedere il pezzo che ragazze/i hanno individuato come 
                  adatto al collegamento con una delle molte teste che abbiamo 
                  in classe.   | 
            
             
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                Anche 
                  Francesca F. suggerisce alcune possibili soluzioni al “problema”. 
                  Cerchera’ la testa il bambino o la bambina che calcolera’ quando 
                  fa 4+3  | 
            
             
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                  La 
                    soluzione “7” viene data da Francesca C.  
                  Federico 
                    e Giulia propongono una regola per il calcolo ed una verifica 
                    con le dita della somma esatta. 
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                Francesca 
                  C. cerca tra le molte teste quella che potrebbe andare bene 
                  per il robot. Bambine/i insieme a ragazze/i valutano le caratteristiche 
                  che la testa dovrebbe avere.  | 
            
             
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                Francesca 
                  C. ne prende in mano una; anche se leggera, decide che non va 
                  bene perche’, cosi’ come riconoscono un po’ tutti i presenti, 
                  e’ troppo grande e non potrebbe essere sostenuta dal piccolo 
                  corpo del robot.  | 
            
             
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                Francesca 
                  C. cerca ancora nello scatolone con le teste piu’ piccole.  | 
            
             
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               Finalmente 
                  ne trova una che potrebbe essere quella adatta. Si tratta della 
                  testa che aveva realizzato Alessio 
                  R. della primaria, classe 2 A.  | 
            
             
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                Leonardo 
                  e Federico valutano le possibilita’ di attacco al resto del 
                  corpo. C’e’ chi suggerisce un foro nel basso della “scatola 
                  testa” …  | 
            
             
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                Federico 
                  prova a fissare la testa grazie ad una ruota che stringe il 
                  cartoncino al cubetto “lego-collo”  | 
            
             
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                Resta 
                  da vedere se effettivamente il corpo riuscira’ a mantenere l’equilibrio 
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                In 
                  effetti il corpo, grazie alla “stabilita’” data dai “lunghi-piedi” 
                  del robot, riesce a non perdere l’equilibrio.  | 
            
             
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               Leonardo 
                  suggerisce alcune modifiche alla programmazione del robot cosi’ 
                  che la testa possa dire no, oscillando da sinistra a destra… 
                  “...l’idea 
                    è quella di azionare l’uscita B per creare il movimento 
                    della testa”. 
                   
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                Martina 
                  chiede se c’e’ la possibilita’ di far dire anche di si’ al robot. 
                  Ragazze/i ipotizzano che con questa nuova testa sia un’operazione 
                  un po’ complicata, allora Andrea Fe. propone che il SI’ venga 
                  detto con l’oscillazione del braccio dal basso verso l’alto.  | 
            
             
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                Leonardo 
                  si confronta col gruppo di bambine/i e ragazzi/i… sembra proprio 
                  che si rendera’ necessaria qualche altra modifica nella programmazione.  | 
            
             
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               Viene 
                  riattivato il movimento del robot da Giulia con il braccio che 
                  si alza e si abbassa. 
                  Valeria: 
                    “Bisogna programmare anche la velocita’ dei motori cosi’ 
                    che si possa dare la giusta velocita’ alle azioni del robot” 
                      
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                A 
                  questo punto si vuole verificare se i pezzi di lego (statici) 
                  che abbiamo in classe, possono andare a comporre il corpo del 
                  robot.  | 
            
             
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                Nello 
                  scatolone dei mattoncini lego Andrea Fe. e Valeria cercano di 
                  trovare qualche pezzo da “donare” al robot  | 
            
             
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                Andrea 
                  Fe. ne prova uno… e sembra proprio andare bene….  | 
            
             
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               … 
                  pero’ Leonardo spiega che il punto scelto non e’ adatto poiche’ 
                  corrisponde piu’ o meno all’ombellico del robot e che in quel 
                  punto c’e’ la zona di contatto… 
                  Giulia: 
                     
                    Ricordo che Leonardo ha detto “Andrea questo pezzo non 
                    lo puoi mettere qui! Questo punto serve a noi per far muovere 
                    la testa!” 
                   
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               Infine 
                  vengono ricomposti alcuni pezzi che nel mentre si erano staccati 
                  dal robot. 
                  Federico: 
                    “Ora riattacchiamo la sua testa e poi ve lo faremo vedere 
                    mentre si muove” 
                   
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               Valeria, 
                  Giulia, Leonardo e Federico ci salutano per tornare in classe. 
                  Verranno di nuovo a trovarci per verificare insieme la nuova 
                  programmazione del robot.  
                   Giulia: 
                     
                    “Ora andiamo nella sala computer per attivare la presa 
                    B.” 
                   
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                  Relazione 
                    a piu’ mani scritta con Valeria, Giulia, Leonardo e Valentina 
                   
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