| “CAPIRE 
                LA CHIMICA: sincronie catalitiche e creatività scientifica”Brevi rimembranze dagli insegnamenti di Giorgio Piccardi (Firenze 
                -1895-1972)
 Abstract 
                della Relazione Di Paolo Manzelli : <LREUNIFI.IT> al Convegno ON-NS - Firenze - c/o VIESSEUX Palazzo Strozzi- 11/11/2004 
                - Firenze
 Paolo 
                Manzelli - LRE/EGO-CreaNEThttp://blu.chim.unifi.it/group/education/index.html
 http://www.edscuola.it/lre.html
 “Capire 
                come chimica governi l'andamento delle reazioni di trasformazione 
                dei Reagenti in Prodotti non e cosi semplice proprio in quanto 
                sarà necessaria una più adeguata conoscenza del 
                divenire dei processi temporali irreversibili che assumono un 
                carattere evolutivo nel procedere delle relazioni tra energia 
                e materia,….” ciò era quello che ci diceva il Prof. 
                Piccardi proprio all’inizio della sue lezioni . Gli schemi ed 
                i modelli interpretativi della chimica-fisica sono infatti alquanto 
                riduttivi rispetto alla reale complessità delle dinamiche 
                di reazione chimica. 
 Pertanto l’atteggiamento migliore per capire la chimica è 
                insito nella curiosità di scoprire le ragioni e le correlazioni 
                reciproche insite nelle dinamiche di trasformazione di tutto ciò 
                che esiste in natura. La chimica quindi, va compresa in termini 
                semplici, ma pur sempre problematici nel tentativo di creare un 
                linguaggio ed una metodologia cognitiva universale capace di interpretare 
                al meglio l’ evoluzione chimica e bio-chimica dell’Universo.
 
 Il compito e certamente arduo ma non impossibile 
                procedendo per gradi nell’ampliare l’osservabile e precisare più 
                puntualmente l’osservato. Quindi procedendo in tal senso, vediamo 
                come il profilo della reazione tra Reagenti (R) e Prodotti (P) 
                possa essere facilmente indicato da una curva, dove in ordinate 
                si inserisce la Energia Potenziale ed in ascisse la cosiddetta 
                “Coordinata di Reazione”. (vedi Figura).
 
 Notiamo subito che negli studi di Cinetica di Reazione, in ascisse, 
                i chimici “non” pongono il “tempo cronologico” per analizzare 
                la velocità di reazione, ma la “Coordinata di Reazione”. 
                Quest’ultima infatti non indica solo la misura del tempo convenzionalmente 
                definita dalla osservazione cronometrica , ma qualcosa di più 
                complesso che è diretta conseguenza del fatto che l’andamento 
                effettivo della reazione non è lineare.
 
 Una reazione chimica viene infatti ad essere accelerata e/o decelerata 
                in modo oscillante dalla azione di uno o più catalizzatori, 
                cosi che l’altezza ed il profilo della curva tendono a variare 
                dinamicamente nel corso della reazione. La coordinata di reazione 
                pertanto non rappresenta semplicemente il tempo misurato da un 
                orologio, ma indica contemporaneamente l’informazione sull’effettivo 
                percorso seguito dalla interazione tra Energia e Materia durante 
                l’ andamento della reazione.
 
 Il concetto di “tempo come coordinata”, pertanto si dilata includendo 
                sia la memoria che la direzione della evoluzione delle trasformazioni 
                e cioè le due componenti effettive del tempo presente, 
                come traccia mnemonica e come anticipazione futura dello sviluppo. 
                La durata del tempo nel contesto di una trasformazione chimica 
                , può essere considerata quindi come un indicatore di Informazione, 
                che definisce l’effettivo sviluppo del flusso energetico, conducendo 
                progressivamente la trasformazione dall’equilibrio caratteristico 
                dei Reagenti a quello della realizzazione dei Prodotti.
 
 Diversamente dalla fisica, che sostanzialmente tratta di fenomeni 
                reversibili nel tempo, la chimica si trova nelle necessita di 
                comprendere eventi irreversibili, proprio in quanto le trasformazioni 
                non sono riconducibili esclusivamente alle dinamiche del moto 
                nello spazio come lo sono gli eventi interpretabili meccanicamente, 
                basari su una concezione lineare del tempo come sequenza di istanti 
                successivi.
 
 La catalisi infatti genera progressivamente ordine dal disordine 
                entropico della trasformazione stabilizzando il sistema di reazione 
                mediante una attività sinergica di risonanza, che indirizza 
                e la direzione effettiva del cammino di reazione. Tale orientamento 
                corrisponde a tutti gli effetti ad una informazione “anticipativi” 
                della direzione di sviluppo della reazione , cosi’ che la catalisi 
                chimica ha la funzione che per analogia assume un bravo direttore 
                di orchestra il quale anticipa l’ organizzazione delle diverse 
                tonalità e frequenze degli strumenti per combinare in maniera 
                non dissonante e casuale i ritmi ed armonie della musica.
 
 Il Prof. Piccardi ,parlando a noi studenti, 
                proponeva una riflessione assai saggia che ancor oggi colpisce 
                per la sua semplicità ed immediatezza; diceva infatti la 
                reale irreversibilità del tempo si associa alla effettiva 
                irripetibilità dei percorsi di reazione delle trasformazioni 
                chimiche, le quali contengono come memoria una traccia di informazione 
                catalitica della trasformazione; pertanto la effettiva irreversibilità 
                delle trasformazioni è indotta dal fenomeno catalitico 
                (o auto-catalitico) associato a ciascuna reazione, in quanto la 
                catalisi agisce nel generare l’ informazione necessaria a porre 
                all’ unisono la co-azione interattiva delle trasformazioni di 
                materia ed energia necessaria per in produrre coincidenze spazio-temporali 
                irreversibili che producono un nuovo ordine molecolare relativamente 
                stabile.
 
 Con queste premesse il Prof. Piccardi proseguiva 
                le sue lezioni sottolineando la necessità contemporanea 
                di superare la “visione meccanicistica dell’Universo”, già 
                profondamente minata dal “Principio di Indeterminazione” (HEISENBERG 
                1927) , quest’ultimo considera il fatto che quando si focalizza 
                una maggior ' precisione la velocità (ndr. considerando 
                il tempo istantaneo e non come durata), più aumenta l'incertezza 
                sulla posizione e viceversa.
 
 Quanto sopra sembra porre 
                un limite invalicabile alla conoscenza a causa della imprecisione 
                della misura relativa dello spazio/tempo. Pertanto a seguito di 
                una tale convinzione, la “meccanica quantistica” ha accettato 
                l’indeterminazione delle misure su scala atomica o inferiore come 
                fatto reale e non come limite cognitivo del paradigma interpretativo 
                della scienza. A tal proposito il Prof. Piccardi ci ricordava 
                sempre che Albert Einstein asseriva “DIO NON GIOCA A DADI CON 
                LA NATURA”, volendo dire che la effettiva limitatezza risiedeva 
                nell’acquisire come reale un modello interpretativo probabilistico 
                della evoluzione naturale dell’Universo, nel tentativo di risolvere 
                i problemi della scienza in modo contraddittorio, ammettendo una 
                probabilità non nulla che un evento accada anche se del 
                tutto improbabile.
 
 Il Prof Piccardi pertanto fu un critico del modo concettuale di 
                procedere della chimica-fisica a lui contemporanea , e di conseguenza 
                fu per molti aspetti del suo indagare sui “Fenomeni Fluttuanti”, 
                fu fortemente incompreso dalla scienza accademica; comunque egli 
                restò convinto che la permanenza del paradigma scientifico 
                proprio della fisicameccanicista, avrebbe accentuato in futuro 
                la difficoltà di espressione intellettuale creativa della 
                scienza , ormai necessaria al fine di comprendere i sincronismo 
                tra i ritmi biologici e cosmologici, di cui la chimica avrebbe 
                dovuto doveva essere l’anello di comprensione, proprio a partire 
                dalla puntuale osservazione delle dinamiche di sviluppo delle 
                reazioni chimiche oscillanti , per poi procedere nella comprensione 
                più ampia dei fenomeni da lui denominati “Fenomeni Fluttuanti” 
                che includono elementi di interazione di origine elettromagnetica 
                e gravitazionale.
 
 Pertanto ancor oggi, presentando queste personali memorie tratte 
                dagli insegnamenti di Giorgio Piccardi, nell’ambito della Prima 
                Riunione del “Open Network for New Science” (11/NOV/2004- FIRENZE 
                c/o Vieusseux, Palazzo Strozzi in Firenze) ritengo che, proprio 
                alla luce di questa nuova chiave di lettura del “Tempo come Coordinata 
                di Informazione”, divenga effettivamente possibile iniziare a 
                promuovere una interpretazione scientifica innovativa, finalizzata 
                verso la comprensione di nuove importanti tematiche relative al 
                sincronismo dei ritmi biologici e cosmologici, aprendo in tal 
                modo la strada a più ampie e profonde riflessioni, che 
                non riguardano solo gli eventi di trasformazione tra energia e 
                materia in una provetta, ma che si estendono comprensione delle 
                sincronie delle reazione biochimiche ivi comprese quelle che avvengono 
                nel nostro cervello, dando vita allo sviluppo concettuale del 
                pensiero scientifico in una attività sinergica con la co-evoluzione 
                creativa della nostra mente cosciente.
 
 Dalla 
                precedente figura che rappresenta la variazione di Energia di 
                Trasformazione sulla Coordinata di reazione chimica, si nota che, 
                nella fase di transizione della trasformazione chimica, nella 
                quale si verificano fenomeni oscillanti (Clock Reactions), avviene 
                un cambiamento di segno dell'Entropia del sistema, da positiva 
                (+S), in Neg- entropia (-S). I processi catalitici di attivazione 
                ed inibizione accompagnano la transizione tra il vecchio ordine 
                molecolare dei reagenti (R) al nuovo, relativo ai prodotti della 
                reazione (P).Nella transizione indicata in figura dove è 
                il simbolo di un orologio si generano attività oscillanti 
                di modulazione catalitica della reazione che determina un progressivo 
                andamento tra ordine precedente, disordine e infine nuovo ordine 
                molecolare, indicato in figura dalla variazione: +S //-S. 
 Quest’ultimo rapporto è correlabile al flusso di informazione 
                che circola nel sistema di trasformazione. Tale variazione oscillante 
                di Entropia da positiva a progressivamente negativa, a cui sono 
                associate sensibili variazioni di temperatura e pressione , viene 
                infatti recepita da ricettori catalitici, come un segnale di informazione 
                agente nella modulazione dell’andamento della reazione oscillante, 
                in modo da indirizzare la cinetica delle trasformazione chimica 
                da un sistema divergente (+S) ad un sistema convergente (-S) e 
                quindi direzionare la trasformazione dei Reagenti verso una nuova 
                organizzazione molecolare ad equilibrio stabile dei Prodotti
 
 
 Firenze 
                10/09/2004  ----------------------------------------------------------------------------- Director 
                of LRE // EGO-CreaNET - PAOLO MANZELLI http://blu.chim.unifi.it/group/education/index.html
 Education Research Laboratory / EGO-CreaNET
 Firenze - Italia
 
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