|   Paolo 
                Manzelli - LRE/EGO-CreaNEThttp://blu.chim.unifi.it/group/education/index.html
 http://www.edscuola.it/lre.html
   
                 
                  | Premessa: 
                      IL cervello e' la struttura biologica generatrice del ragionamento, 
                      della coscienza, dell'intelligenza e della memoria e pertanto 
                      e' necessario che ogni persona che si occupi di apprendimento 
                      in ogni sua forma possa conoscere l'avanzamento delle scienze 
                      neurologiche per aggiornare la propria riflessione sulle 
                      modalita' del conoscere .
 Sulla base del Progetto EUROPEO MINERVA denominato LEARNING 
                      FOLDER: il LRE/EGO-CreaNET della Università di Firenze 
                      ha iniziato la suddetta riflessione sul tema CERVELLO e 
                      MEMORIA mediante una serie di semplici schede leggibili 
                      a livello della formazione di base.
 
 |  Le 
                diverse modalità di acquisizione di conoscenze modificano 
                le proprietà di memorizzazione del cervello favorendo dinamiche 
                di codificazione e decodificazione di nuove connessioni tra neuroni 
                e con esse l’insorgere di nuove relazioni di integrazione cerebrale, 
                in particolare tra le memorie di lavoro (a breve termine ) e quelle 
                semantiche (cioe’ quelle che processano l’informazione a piu’ 
                lungo termine per mezzo della associazione di varie aree celebrali) 
                
 Oggigiorno nei paesi tecnologicamente piu’ avanzati il sovraccarico 
                informativo è diventato tale che elementi di conoscenza 
                si accumulano rapidamente in modo frammentario e casuale, così 
                che risulta difficile mettere ordine significativo alla informazione 
                per trarne un senso memorizzabile ed esprimibile come ricordo. 
                Per sopperire a questo stato di cose i processi mnemonici tendono 
                a modificarsi assumendo un carattere sempre piu’ dinamico per 
                far coincidere sempre meno la conoscenza individuale con il sapere 
                ripetitivo delle nozioni acquisite..
 
 Per prepararsi coscientemente a gestire questa situazione e’ decisamente 
                importante capire come la formazione cerebrale della società 
                contemporanea necessiti di nuove strategie finalizzate ad imparare 
                più velocemente e generare una amplificazione dei processi 
                mentali non solo a livello individuale, ma dentro una dimensione 
                socialmente estesa, fondata sulle metodologie di comunicazione 
                informatica per la condivisione interattiva delle conoscenze.
 
 Tale opportunita’ proposta dalle tecnologie di informazione e 
                comunicazione (IT&C) si correla ad una maggiore flessibilità 
                di costruzione delle mappe cerebrali e si associa ad un profondo 
                cambiamento di metodi e delle strategie educative, che sono necessarie 
                per abituarsi a selezionare e rielaborare rapidamente le relazioni 
                di integrazione tra le memorie operative e semantiche .
 
 Per comprendere come ottimizzare il suddetto cambiamento e’ innanzitutto 
                opportuno puntualizzare che solo la memoria del computer si ripete 
                identica a se stessa, mentre la memoria biologica e’ funzione 
                della capacità di utilizzazione dei ricordi in modo tale 
                da permetterci di anticipare le migliori soluzioni di pensiero 
                e comportamento nell’apprendimento.
 Diversamente 
                dal computer il ricorso alla memoria biologica e’ di natura selettiva 
                , conseguentemente se la elaborazione mnemonica e’ liberata da 
                pesanti condizionamenti culturali e coercitivi, essa e’ naturalmente 
                in grado di indurre all’oblio l’informazione che non viene ritenuta 
                fisiologicamente utile allo sviluppo creativo della personalita’ 
                mediante azioni tese a limitare la trasformazione delle memoria 
                a brevi e in quella a lungo termine. Per 
                far cio’ istinto ed intuizione, si comportano quali specifici 
                selettori dinamici della evocazione ed integrazione in tempo reale 
                dei processi mnemonici . Pertanto e’ sufficiente un piu’ frequente 
                ricorso a tali sistemi innati di selezione dell’informazione, 
                per ottenere una metodologia di apprendimento utile a favorire 
                una attenzione piu’ adeguata a sfoltire il sovraccarico informativo 
                della memoria episodica e frammentaria, per ridurlo all’essenziale 
                semanticamente memorizzabile.  Agendo 
                in tal guisa la formazione cerebrale tende di fatto ad adeguarsi 
                all’uso delle nuove tecnologie di comunicazione multimediali in 
                Internet, le quali, processando l’informazione in sia in tempo 
                reale che differito, permettono di esercitare una estensione della 
                memoria connettiva estrenalizzata nella rete . In 
                questo ambito di evoluzione dei processi di memorizzazione congiunti 
                con la rete Internet e con la volontà di favorire le strategie 
                di formazione cerebrale appropriate all’epoca contemporanea della 
                “Società della Conoscenza”, possiamo osservare che la stessa 
                lettura di un libro risulta ormai tesa a prediligere una metodologia 
                di significazione anticipativa del testo, resa possibile da un 
                atteggiamento non piu’ sequenziale della lettura parola per parola, 
                ma che sotto un carico elevato di informazione, diviene piu’ frettolosa 
                ed allo stesso tempo contenente un carattere positivo di ricerca. 
                Durante la lettura piu’ affrettata il soggetto infatti si trova 
                a scoprire ed a costruire il senso delle parole che legge attraverso 
                selezioni, combinazioni, organizzazioni, anticipazioni e retrospezioni 
                proprie di chi fruga nella informazione cercandone un significato 
                recondito, piuttosto che tendere ad acquisirla specularmene.  Infatti 
                scopriamo che la significazione di un libro piu’ essere accelerata 
                quando la lettura procede come estrazione di significato deducibile 
                dal contesto, in quanto quest’ultimo viene ad essere il frutto 
                di una interazione tra la strutturazione logica del testo ed una 
                attivita’ di indagine conoscitiva del soggetto. Tale metodo di 
                lettura per indagine modifica sensibilmente la attivazione dei 
                processi mnemonici, proprio in quanto chi legge assume una dimensione 
                di attenzione che non e’ piu’ indirizzata a percepire un completo 
                riflesso di quanto e’ scritto ed infatti il lettore non si immedesima 
                profondamente nel testo, ma integra nella lettura la propria intenzionalità 
                attiva di ricerca di significato.  Il 
                ruolo passivo del lettore, che e’ stato piu’ proprio dalla antiquata 
                modalita’ di lettura sequenziale di un testo, viene oggi fortemente 
                diminuito in particolare nella lettura di un testo digitalizzato 
                nel computer; infatti quando lo scritto e impresso su uno schermo 
                a cristalli liquidi e’ piu’ facile poter velocemente scorrere 
                rapidamente le pagine computerizzate con l'obiettivo di farsi 
                un'idea del contenuto favorendo in tal guisa la intenzionalità 
                di ricerca del lettore, il quale punta la sua attenzione sull’innovazione 
                significativa solo dopo la scelta dei brani a cui dedica una lettura 
                piu’ approfondita .  Oggi 
                la scrittura immateriale elettronica e la multimedialita’ degli 
                strumenti informatici indubbiamente favoriscono la abilità 
                individuale nel creare proprie rappresentazioni mentali. Con gli 
                IPERTESTI e l’utilizzazione dei BLOG (abbreviazione di Weblog) 
                infatti vengono utilizzati vari mezzi di rappresentazione (suoni, 
                immagini bidimensionali e tridimensionali, animazioni, simulazioni) 
                per cui ognuno puo’ migliorare le proprie strategie cognitive 
                con modalita’ che, se ben comprese e sviluppate, possono risultare 
                estremamente utili nel processo evolutivo della formazione cerebrale 
                dei giovani . 
 L’ipertesto, ha modificato la procedura formativa classica richiesta 
                dal vecchio testo stampato, permettendo di passare da una fruizione 
                lineare ad una non sequenziale ed interattiva, che va ad agire 
                su più livelli cognitivi ed emozionali differenziati, potenziandone 
                il coinvolgimento. Pertanto con le strategie di apprendimento 
                ipertestuale lo studente ha la possibilità di pianificare 
                il suo percorso cognitivo, secondo una propria procedura associativa, 
                spostandosi negli spazi agibili nell’ipertesto (nodi = unità 
                basilari di contenuto) ed anche uscendo da essi tramite collegamenti 
                esterni (link) per navigare nella struttura reticolare della rete, 
                perseguendo metodo comunicativo multimediale che implica l’utilizzo 
                interattivo di più codici comunicativi (es. grafico ed 
                acustico).
 
 In conclusione la possibilità di adottare una modalità 
                interattiva di fruizione condivisa delle conoscenze potra’ favorire 
                la formazione di mappe mentali flessibili, incentivando le motivazioni 
                e gli interessi dei giovani ad esprimere le proprie idee entro 
                un sistema di comunicazione e di apprendimento collaborativo (Net- 
                Learning) che permette in tal guisa di evitare l’assumere di obsoleti 
                atteggiamenti di memorizzazione ripetitiva delle nozioni acquisite.
 
 Come da sempre la storia dell’Uomo la sua evoluzione cerebrale 
                è basata su un processo di sviluppo di forme mentali di 
                adattamento creativo all’ambiente naturale e sociale, dove quel 
                che succede non è una semplice ricombinazione degli elementi 
                storicamente definiti in precedenza, poiche’ essa è frutto 
                di una azione dinamica dove il nuovo si crea e si arricchisce, 
                mentre il vecchio si depotenzia e si degrada.
 Un 
                caro saluto Paolo Manzelli FIRENZE 
                17/03/2004   ----------------------------------------------------------------------------- Director 
                of LRE // EGO-CreaNET - PAOLO MANZELLI http://blu.chim.unifi.it/group/education/index.html
 Education Research Laboratory / EGO-CreaNET
 Firenze - Italia
 
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