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Scuola Media Statale "A.Pacinotti"

Pontedera

"RICERCA AZIONE ON LINE"

Studio di casi relativi ad un'innovazione didattico-tecnologica:
l'autoring multimediale nel secondo ciclo
della scuola elementare e nella scuola media.

 


Progetto

Committenti della ricerca

Possibili committenti della ricerca: un gruppo di scuole che sentono l'esigenza di sperimentare un'innovazione didattica e tecnologica, un'agenzia che opera sul territorio (Centro di documentazione degli insegnanti, Centro servizi culturali, biblioteche ecc.) il Ministero della Pubblica Istruzione, un Istituto di ricerca.

Tipologia della ricerca

Ricerca-azione collaborativa "on line" tra docenti-ricercatori appartenenti a più scuole remote che sperimentano nuove tecnologie in classe.

Gli insegnanti sperimentatori interagiscono con facilitatori, amici critici, esperti che seguono il processo ed interagiscono telematicamente;

Criteri in base ai quali sarà verificata la validità dell'indagine:

  • Significatività, si tratta di mostrare la rilevanza educativa delle attività didattiche proposte;
  • Esplicitezza, riguarda il rendere trasparente ciò che si sta facendo mediante la rendicontazione;
  • Gestibilità, l'innovazione didattica deve poter essere introdotta nella didattica quotidiana.

Finalità

  1. Evidenziare l’esistenza di una prospettiva "meta" (meta-cognitiva, metacomunicativa, metasemantica), quale dimensione formativa specifica delle attività di costruzione di ipertesti didattici;
  2. mettere a punto una modalità di collaborazione telematica ragionando sul ruolo che può avere lo scambio telematico in quanto fattore di arricchimento della riflessività individuale;
  3. valutare una modalità attiva per la formazione degli insegnanti all'uso delle nuove tecnologie.

Tematica dell'indagine

Costruzione di un ipermedia all’interno di percorsi didattici di ricerca in campo storico, socio-ambientale, linguistico-espressivo, scientifico.

  • La costruzione ipermediale dovrà essere funzionale alla programmazione didattica in un’ottica multi-interdisciplinare con intenti comunicativi e di documentazione dei processi; l'attività da svolgersi in condizioni "normali" di lavoro e non eccezionali.
  • Sono previsti, prima della produzione di un oggetto multimediale, periodi di familiarizzazione degli alunni con il programma autore e di fruizione di ipertesti altrui. Il momento della fruizione è da valorizzare, in quanto risulta un'occasione di riflessione sulla struttura dell'ipertesto, sui linguaggi, sulla comunicazione. Inoltre dall'attività di fruizione possono scaturire le regole di costruzione dell'ipertesto.
  • La costruzione dell’ipertesto si colloca nella fase finale della ricerca: avrà la funzione di "ripensamento critico" dei contenuti acquisiti, della metodologia di ricerca (aspetto "meta-cognitivo") e di comunicazione dei risultati dell'indagine.
  • L'ipertesto dovrà avere una struttura semplice per evitare dispersioni e focalizzarne gli aspetti formativi.

Tempi e fasi dell'indagine

Fase di negoziazione – progettazione:

Da settembre a dicembre per la definizione dei vincoli, degli spazi di autonomia, dell’organizzazione dell’attività per l'elaborazione degli strumenti della ricerca e la formazione degli insegnanti

Fase preliminare:

Da dicembre a febbraio (dalle 30 alle 40 ore curricolari), si svolgerà la ricerca tematica e la familiarizzazione tecnologica dei bambini. L’insegnante dovrà inviare il prospetto preliminare e i reports liberi sull’andamento dei lavori.

Fase sperimentale:

Da febbraio a maggio (dieci incontri di circa due ore ciascuno) costruzione "autonoma" dell’ipertesto; gli insegnanti invieranno i reports in rete.

Fase di valutazione:

Da giugno alla fine di settembre, dopo aver raccolto tutti i dati delle scuole in modo da dare la possibilità a tutti i soggetti di "ripensare l’esperienza, di interiorizzarla, metabolizzandone gli aspetti positivi e negativi". Le valutazioni individuali devono essere sottoposte ad una "messa a punto" di tipo collettivo.

Scelta delle scuole e degli insegnanti

Il committente della ricerca-azione potrà avere come punto di riferimento le scuole che hanno accumulato in questi anni delle esperienze di organizzazione di laboratori multimediali.

Gli insegnanti delle suddette scuole, che decidono per scelta personale di partecipare

alla ricerca-azione, devono già essere tecnologicamente abbastanza esperti, in modo

da condurre autonomamente la sperimentazione evitando qualsiasi delega nei confronti degli insegnanti facilitatori.

La scuola che aderisce alla sperimentazione deve garantire:

  1. l'Infrastruttura tecnologica: computer multimediali con sistema audio, scanner

    collegamento Internet, programma di posta elettronica Eudora, telecamera Quick Cam

  1. "un amico critico", osservatore esterno con funzioni di controllo rispetto alla soggettività dell’esperienza (preferibilmente un docente di ampia esperienza didattica e metodologica, non coinvolto necessariamente con le nuove tecnologie, e di forte "buon senso").
  2. il riconoscimento di crediti adeguati (ore di formazione ecc..) agli attori interessati.

Le classi scelte per la sperimentazione devono avere già come metodo di lavoro la conversazione collettiva e il lavoro di gruppo.

La ricerca-azione avrà, infatti, come punti di riferimento l'ermeneutica, il patrimonio di esperienze della scuola attiva e le proposte didattiche costruttivistiche.

Formazione degli insegnanti

La formazione degli insegnanti, che si svolgerà nei mesi precedenti la sperimentazione mediante incontri face to face e circoli dialogici in rete, avrà come punti nodali:

  • il ruolo della motivazione nella fase dell'indagine tematica e nel corso della costruzione dell'ipertesto;
  • l'organizzazione dei lavori di gruppo in modo da garantire l’autonomia del gruppo di bambini;
  • la conduzione della discussione in prospettiva "meta" nel gruppo e nella classe;
  • la proposta di linguaggi e attività diverse in modo che l’intervento educativo risulti adeguato ai differenti stili cognitivi degli alunni.
  • gli aspetti ermeneutici della Ricerca - Azione, in particolare il ruolo dei circoli dialogici;
  • l'elaborazione concordata degli strumenti della ricerca (il quaderno di lavoro, il diario di bordo e il diario individuale degli alunni, il quaderno di lavoro degli insegnanti, il prospetto iniziale, ecc.) in modo da favorire in tutti i membri della comunità di ricerca la consapevolezza delle finalità della sperimentazione;
  • l'acquisizione delle tecniche di raccolta de dati (compilazione dei report), quale sapere condiviso dalla comunità di ricerca;
  • problemi relativi alla valutazione delle acquisizioni metacognitive e delle capacità da parte dei bambini di monitorare il proprio apprendimento.

Soggetti della Ricerca – Azione
(Esperti remoti, coordinatore di rete, insegnanti sperimentatori e amico critico)

Ruoli degli esperti
(ricercatori, docenti universitari, formatori, ecc.):

  • mettere in risalto il focus della ricerca e la tempistica generale
  • definire i formati della documentazione e l 'articolazione della parte sperimentale "dura"
  • sollecitare approfondimenti ponendo problemi nel corso dell'indagine

(inerenti ai criteri di significatività, esplicitezza-rendicontazione, gestibilità)

Ruolo dell'esperto coordinatore di rete:

  • allestire le modalità di interazione telematica;
  • cogliere gli elementi pregnanti dell’evolversi della ricerca, al fine di contribuire all'amalgama del gruppo virtuale e alla stimolazione attiva del dibattito.

Ruoli degli insegnanti sperimentatori:

Condurre in classe la sperimentazione e documentare lo svolgimento dell'esperienza mediante:

  • report liberi descrittivi della fase preliminare (una paginetta ogni 15 giorni);
  • report relativi ai 10 incontri sperimentali secondo uno schema preciso;
  • registrazione audio di alcuni incontri sperimentali;
  • intervista finale;
  • breve relazione finale secondo voci predefinite.

E’ importante che l’insegnante sperimentatore consideri parte integrante della ricerca il rapporto telematico diretto con il gruppo virtuale.

Ruolo dell' Amico critico

Assume ruolo strategico sia nella fase sperimentale, che in quella di riflessione sul percorso con funzioni di controllo rispetto alla soggettività della esperienza.

Si richiede che:

  1. partecipi a due incontri sperimentali e li documenti con i report;
  2. conduca un colloquio con l'insegnante nella prima fase di avvio della sperimentazione;
  3. faccia una breve relazione finale.

Modalità di interazione telematica

Infrastruttura:
ambiente di posta elettronica Eudora con sistema di filtri e mailbox, organizzazione semplice ed economica per quanto riguarda la strutturazione della messaggistica di base.

Utilizzo della videoconferenza gli incontri "face to face" possiedono grandi potenzialità in questo campo.

Comunicazione in rete

Tramite Il rapporto telematico con la comunità di ricerca sono da sollecitare sia la riflessività personale degli insegnanti rispetto ai percorsi individuali, sia il ripensamento critico sugli aspetti significativi nati durante l’esperienza comune. E' in tal senso che l'esperto remoto può dare il proprio contributo.

I circoli dialogici

  • sono una procedura ermeneutica;
  • trattano temi che, pur nascendo dalle problematiche insite nella ricerca sul campo, acquistano carattere più generale: facendo il punto dei vari interventi si giunge ad una conoscenza poliprospettica che conserva in sé la pluralità dei punti di vista;
  • affrontano problematiche, non troppo distanti dalla ricerca sperimentale per evitare la dispersione dagli obiettivi del progetto o la mancanza di partecipazione degli insegnanti sperimentatori;
  • coinvolgono gli insegnanti sperimentatori in temi che toccano da vicino

l'indagine sul campo e pur ripresentando tutta la problematicità delle questioni esaminate offrono agli insegnanti più elementi per decidere ed essere convinti di ciò che propongono in classe.

Risulta molto importante il ruolo di un coordinatore che fa il punto della situazione, sintetizzando gli elementi pregnanti della discussione.

Validità della ricerca-azione

La validità della ricerca-azione sarà presa in esame mediante:

  • una valutazione intersoggettiva, definita triangolazione, confronto tra i resoconti degli insegnanti-pilota con quelli degli "amici critici" ed altri eventuali osservatori esterni;
  • autovalutazione - monitoraggio da parte degli attori coinvolti nel progetto, i docenti mediante la compilazione dei report, gli alunni mediante la trascrizione sui diari di bordo individuali e di gruppo delle riflessioni sulle attività svolte;
  • prove di vario tipo da somministrare agli alunni del gruppo sperimentale per rilevare le acquisizioni metacognitive.

 
 
 

 amico-critico
(documento di D.Berocchi)

© pagine a cura di Linda Giannini