TORNA al MENU'

cerca nel sito... cerca nel web
NIR - IT '99
II. Orientarsi in rete:
percorsi di orientamento agli studi e al lavoro
Percorsi didattici per le scuole di ogni ordine e grado
Innovare cooperando telematicamente

Presentazione a Milano [438 kb]
Giannini + Graciotti

30 Marzo 1999


Sintesi del progetto
CONTESTO

L'Autonomia e il Programma di Sviluppo Tecnologie Didattiche

Lo sforzo innovativo che anima la Scuola italiana si concretizza, al momento, nella attuazione di due importanti novità sul piano della organizzazione: la concessione della autonomia didattica e amministrativa e il Piano di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche.

L'autonomia scolastica presuppone, a livello di istituto, una organizzazione policentrica di tipo reticolare e una struttura flessibile capace di gestire la maggiore complessità, una decisionalità diffusa e partecipata esercitata sulla base di una fitta trama di relazioni che porta a scelte condivise, operate in un contesto aperto alle iniziative.

IL FUOCO DELL'INDAGINE
Rete di scuole e rete di scuole telematica

La normativa sull’autonomia auspica e favorisce la costituzione di reti di scuole. Nello spirito della normativa la rete di scuole tende ad inserire il singolo istituto nella realtà più vasta del territorio su cui insiste, collegandolo ad altre scuole ed alle istituzioni non scolastiche, instaurando una pluralità di rapporti, stabilendo una fitta trama di relazioni, tendendo alla attuazione di una progettualità comune e condivisa in una prospettiva di collaborazione.

L'applicazione della interazione telematica ad una rete di scuole favorisce i processi di interscambio tra le scuole e tra le scuole e il territorio, dilatando enormemente le possibilità comunicative e cooperative: la rete di scuole diventa una rete di scuole telematica.

Il Piano di sviluppo delle Tecnologie Didattiche, dal canto suo, mentre dota gradualmente tutte le scuole dell'obbligo di attrezzature informatiche contribuendo a creare le condizioni perché si possano realizzare reti telematiche, smuove le acque stagnanti di una Scuola congelata dai problemi relativi al decremento degli alunni ed all'esodo degli insegnanti e agisce da catalizzatore di nuove energie rivolte alla ricerca ed alla innovazione didattica.

IL TEMA DEL PROGETTO
Innovare cooperando telematicamente

Il punto di partenza è costituito dall'analisi dei risultati di esperienze già realizzate nell’ambito di reti telematiche di scuole tecnologicamente progredite e riunite sulla base della partecipazione a progetti didattici specifici o di attività di ricerca strettamente ricollegabile alle nuove tecnologie.

Sulla base di queste analisi è stato prodotto un progetto complesso, costituito da singoli progetti su argomenti specifici, citati esemplificativamente, che coprono alcuni degli aspetti della innovazione didattica perseguibile con l'ausilio della cooperazione telematica.

Questi sono derivati da progetti effettivamente presentati, o soltanto concepiti, e riveduti oggi in cooperazione con i membri del gruppo; alcuni sono nati nel seminario, pensati per scuole di diverso ordine e grado, con particolare riferimento alla condizione di attuazione in corso del Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche.

I progetti pongono in rilievo il contributo che la telematica può offrire in una attività di ricerca, di progettazione, di produzione didattica, valutazione e formazione tra scuole, in tutto ciò che più scuole possono fare in cooperazione avendo in animo di costruire una rete strutturata e durevole di rapporti umani, professionali e scientifici.

DESTINATARI DEL PROGETTO
Una rete di scuole "normale"

Le scuole interessate a questo tipo di aggregazione presentano alcune caratteristiche specifiche, tra le quali la vicinanza geografica, un’esperienza collaborativa pregressa dei capi di istituto, un impostazione didattica omogenea, la conoscenza preliminare dei docenti (corsi di aggiornamento, partecipazione a progetti ecc.)-.

Non è determinante la presenza di attrezzature telematiche sofisticate o di approfondite ed omogenee competenze tecnologiche, contribuendo la rete stessa, nel suo attuarsi, al processo di auto-formazione e di crescita professionale dei docenti impegnati..

Queste scuole si pongono gli obiettivi della promozione della cultura dell'autonomia, del raffronto e del rapporto tra realtà socioeconomiche diverse, della utilizzazione ed esaltazione delle diversità come risorse, del confronto e dello scambio di esperienze, competenze ecc.

Hanno la determinazione di progredire nelle competenze tecnologiche con la convinzione che queste possano divenire un veicolo per l'attuazione di una didattica innovativo.

LA STRUTTURA
1. Costituzione di una rete telematica di scuole

Vengono analizzate le caratteristiche una rete telematica del tipo evidenziato, in riferimento alle situazioni di partenza delle scuole interessate, dei prerequisiti, delle dotazioni e competenze, degli obiettivi proposti, dei percorsi attuativi e delle scansioni organizzativi.

Il progetto "Telematica per la Rete" posto in allegato esemplifica un percorso di costituzione di una rete di scuole telematica. Il progetto originariamente presentato è stato discusso e riformulato nel corso del Seminario.

2. La Ricerca-azione multimediale on line -

Elementi di trasferibilità del caso ram - Questioni aperte e non risolte

L'esperienza della RAM Ricerca Azione Multimediale è stata scandagliata a fondo allo scopo di porre in evidenza gli elementi di trasferibilità in altri contesti di ricerca (i punti forti) ma anche le questioni aperte e non risolte (i punti deboli).

In allegato si ritrovano due documenti:

Tabella di analisi comparativa sulla R.A.M. [70 kb] analizzata in base a ipotesi di partenza, attuazione, verifica e trasferibilità dell'esperienza

Progetto Ricerca Azione On Line, uno studio progettuale di casi relativi ad un'innovazione didattico-tecnologica nella scuola dell’obbligo: authoring multimediale nel secondo ciclo della scuola elementare e nella scuola media.

3. Coprogettazione in rete

Modalità e qualità della interazione - Stadi e livelli della interazione telematica

Il progetto passa ad analizzare l'interazione telematica nelle attività didattiche dal punto di vista qualitativo e quantitativo, secondo diversi stati o livelli di attuazione. La classificazione è operata sulla base della frequenza dell’interazione comunicativa e del tipo di coinvolgimento in attività condivise.

In allegato si trovano tre progetti esemplificativi di attività di progettazione e di attuazione didattica in collaborazione tra scuole: i progetti proposti sono stati ridiscussi e ridefiniti collegialmente nel contesto del Seminario:

Formazione / Assistenza / Monitoraggio

Ipotesi di formazione dei docenti all'uso delle nuove tecnologie

Il documento, a partire da un'analisi dei Modelli culturali di riferimento per la formazione tecnologica, ipotizza un iter di formazione dei docenti all'uso di strumenti telematici per progettare, documentare e valutare esperienze didattiche cooperative.

In allegato è riportato il Progetto logistico offerta nuove tecnologie integrate [PLONTI], che propone l'organizzazione di attività di consulenza didattica e tecnologica per le scuole coinvolte nel Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche, da parte di una rete di scuole tecnologicamente avanzate.

STRATEGIE COMUNICATIVE E PROBLEMI DI COMUNICAZIONE
Monitoraggio dell'esperienza telematica vissuta dal gruppo

Per completare le attività telematiche del Gruppo 3 e soprattutto permettere ad ogni partecipante di esprimere il suo punto di vista sulla cooperazione attivata, abbiamo pensato di avviare una sorta di monitoraggio interno conclusivo, aperto a riflessioni inerenti le modalità comunicative esperite.

Le voci dell'intervista, messa a punto per agevolare il sondaggio, sono state formulate facendo riferimento alla Scheda 4, "Criteri che la comunicazione di rete deve soddisfare", di Antonio Calvani, contenuta in "Nuovi modelli per l'innovazione e sperimentazione educativa: la ricerca-azione on line" (cfr. Materiali per il seminario).Il questionario, pur con tutti i limiti ed i difetti attribuibili ai test di valutazione finale, prende in considerazione gli aspetti tecnici della comunicazione (gestione e funzionalità del canale utilizzato), l'equilibrio interno al gruppo in termini di quantità e tipologia degli interventi, la localizzazione tematica, la differenziazione e la progressione della ricerca.

Non sono stati contemplati riferimenti alla trasparenza, alla modalità di compilazione del progetto e alla sua validazione, in quanto presupposti dallo scenario messo in atto dal Seminario e regolamentati da criteri stabiliti "a monte" della costituzione del gruppo stesso.

ALTRI DOCUMENTI RELATIVI AL PROGETTO
  • Punti di vista
    Monitoraggio dell'esperienza telematica del gruppo
  • Un’intervista al membri del gruppo sulle modalità della interazione telematica stabilita nel corso della elaborazione del Progetto (v. sopra)
La rete è accogliente?
  • Questionario sugli aspetti sommersi della interazione telematica.
  • Questionario rivolto ai membri del gruppo per individuare le problematiche relazionali più profonde relative a rapporti intercorsi nella cooperazione telematica.

Firenze, 31 ottobre 1998

SOTTOGRUPPO

Il sottogruppo GR3a, nato da una costola del Gruppo Gr3 al solo scopo di favorire la progettualità durante la cooperazione on-line, ha scelto di porre l'accento sulla "verifica" e sul meccanismo di "validazione" delle esperienze di innovazione che la telematica (ricerca azione on line) può offrire come servizio alla didattica.

Esperienza innovativo oggetto di riflessione: il caso "RAM"

per i neofiti suggeriamo la lettura del documento, prodotto da Antonio Calvani, "Nuovi modelli per l'innovazione e la sperimentazione educativa: la ricerca azione on line " (cfr. Gol: Materiali per il Seminario)

per i curiosi: è possibile esaminare tutto il materiale prodotto dalla Ram all'indirizzo web:

http://multilab.tin.it/webscuola/edufi/ram.htm
http://progetti.webscuola.tin.it/multilab/edufi/ram.htm

Titolo dell'indagine tematica: "RAM: un caso di ricerca-azione multimediale e di cooperazione telematica tra scuole: ipotesi di partenza, attuazione, verifica e trasferibilità dell'esperienza"

Ai fini della raccolta e dell'elaborazione di informazioni, il sottogruppo ha concordato e condiviso la seguente scaletta di lavoro:

Riferimenti epistemiogici dell'indagine Ram

  • Tipologia dell'indagine
  • Tematica dell'indagine

Soggetti della Ram
(insegnanti sperimentatori facilitatosi, amici critici, esperti)

  • requisiti richiesti
  • formazione iniziale
  • ruoli e funzioni
  • modalità di interazione telematica
  • infrastruttura
  • messaggistica
  • circoli dialogici tematici
  • formati e strumenti della comunicazione on-line (prospetti iniziali, report, riflessioni)
  • tempi e fasi della ricerca-azione
  • impegni e costi
  • monitoraggio
  • valutazione dell’indagine in termini di aspetti innovativi attuati
  • problemi e difetti nella comunicazione on-line
  • rapporti tra le scuole coinvolto

Pubblicizzazione del progetto (funzione del sito web)

STRATEGIE DI COOPERAZIONE UTILIZZATE

PER ELABORARE IL PROGETTO (DOCUMENTI RAM)

Il compito del sottogruppo è stato quello di indagare l'esperienza RAM, una "ricerca-azione multimediale on line" organizzata lo scorso anno dal Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione dell'Università di Firenze in collaborazione con esperti e docenti dislocati in sedi remote, al fine di "metterne a fuoco le modalità della ricerca e soprattutto quelle dell'azione" ed individuarne gli elementi (deboli e/o forti) comunicativi, organizzativi e documentari, che potrebbero risultare trasferibili o perlomeno adattabili ad altri contesti di cooperazione telematica tra scuole ed enti esterni.

Procedure attivate

Preliminare proposta da parte di un componente del sottogruppo di una scaletta di punti intorno ai quali concentrare l'indagine

Brainstorming per raccogliere consensi/dissensi sulla proposta preliminare (con partecipazione anche da parte di un esperto e sua approvazione della proposta).

Riformulazione della scaletta, arricchita dai contributi del brainstorming

Prima pubblicazione su Gol: componenti del gruppo, tematica d'indagine, scaletta

Trasformazione della scaletta in una "tabella comparativa", per adattarla a raccogliere informazioni dal punto di vista sintagmatico e paradigmatico

Nuovo giro d'opinione per approvare la scelta del formato (anche grafico) da dare alla tabella

Presentazione della tabella a tutto il gruppo GR3 e sua pubblicazione in Gol (interventi da parte di altri membri del gruppo per "mettere a fuoco" alcuni aspetti dell'indagine e ricordare decisioni prese nell'incontro "face to face" del 15 settembre).

Suddivisione dei compiti: le voci della tabella sono state scelte dai membri, compilate e spedite man mano agli altri (sulla base di interessi, competenze, ruoli.

Un componente del sottogruppo si è preso il compito di effettuare numerosi "copia ed incolla" dei documenti riferiti alle singole voci per riportarli nella tabella generale.

Una volta completate le voci, la tabella è stata modificata, corretta ed ampliata, passando diverse volte avanti e indietro nella casella sotto forma di attach (correzione di tipo sequenziale: possibile e gestibile, trattandosi in questo caso di una cooperazione tra pochi, si è scelto di segnalare le variazioni con differenze di stile tipografico: corsivo, grassetto ... )

Approvata dal sottogruppo, è stata quindi spedita a tutto il Gr3, dove è stata sottoposta al giudizio ed alle "critiche" degli altri (numerosi sono stati gli interrogativi sollecitati dalla lettura del documento).

Non potendosi adattare alla struttura e alla forma del progetto generale è stato deciso di sistemarla negli Allegati

Il documento è stato pubblicato in Gol nella cartella degli Allegati, con richiesta di "interventi dialogici" parte degli esperti che hanno partecipato alla "Ram" e di repliche di altri interessati.

Speriamo possa diventare un’occasione per fare un’ulteriore "ricerca-azione on line su una ricerca-azione on line di una ricerca-azione on line ..." (effetto "meta" ricorsivo).


Approccio usato per la stesura del testo
LA RICERCA-AZIONE MULTIMEDIALE ON LINE

Elementi di trasferibilità del caso RAM

Ci si riferisce solo a "casi di ricerca-azione multimediale on line" tra docenti interessati a provare la funzionalità di un sistema telematico come metodologia per la sperimentazione didattica e come modello per la formazione

Imparare ad usare la rete come opportunità mirata, non casuale, di lavoro e di riflessione (processo in comune per scopo condiviso).

Stabilire relazioni con altre scuole e con enti esterni per attivare canali comunicativi privilegiati tra soggetti diversi "in formazione" con comuni esigenze di produzione e di controllo reciproco (condivisione intermedia).

Amplificare la riflessività in merito alle strategie didattiche adottate, che finiscono così per assumere una sorta di "valore intersoggettivo", in quanto interne ad un "patto cooperativo" di crescita culturale.

Definizione di un contratto iniziale rispetto a:

  • disponibilità reali delle attrezzature hardware e software necessarie per la gestione telematica
  • motivazione e disponibilità personale da parte di tutti gli attori coinvolti
  • verifica iniziale delle competenze dei soggetti partecipanti
  • definizione iniziale di tempi, durata e fasi della ricerca-azione (durata minima consigliabile un anno)
  • ridefinizione costante di ruoli e funzioni dei soggetti coinvolti nelle diverse fasi della ricerca-azione.

Fattori chiave della cooperazione telematica

  • la trasparenza dell'intero processo didattico (con conseguente rottura dell'isolamento scolastico e reale condivisione del percorso di ricerca-azione)
  • la messa a punto di strumenti di comunicazione e di modalità di documentazione condivise e negoziate (a partire dalla fase preliminare attraverso la stesura di un protocollo d'intesa e di strumenti operativi).
  • la dimensione argomentativa a più voci (dalla valutazione individuale alla messa a punto collettiva di valutazioni "critiche" sugli interrogativi cruciali)

Modalità comunicative "in diretta"

Gli incontri "face to face' (concentrati soprattutto nella fase di progettazione ed in quella finale) contribuiscono ad accelerare i processi decisionali e risultano occasioni favorevoli al confronto e al dialogo.

Modalità comunicative telematiche

Semplice ed economico l'utilizzo della posta elettronica, inviata a tutti e strutturata per filtri, con parole chiave nel subject.

Positivi "i circoli dialogici" ma occorre stabilire chi li coordina, di cosa si discute e soprattutto chi fa "la messa a punto" in fase finale.

I circoli dialogici dovrebbero nascere intorno a questioni poste dal docente sperimentatore, che chiama in causa di volta in volta gli esperti su problemi specifici.

Utile e comodo usare la citazione (quoting) per riprendere interventi altrui e poter ricostruire il percorso storico dei dialoghi.

Figure coinvolte e loro ruoli

L'insegnante che sperimenta dovrebbe essere direttamente coinvolto nell’attività telematica (senza la mediazione di eventuali facilitatosi).

Da riproporre la figura dell'osservatore esterno, sottolineandone il ruolo strategico, sia nella fase sperimentale, che in quella di riflessione sul percorso.

Importante (e da introdurre) la figura di un coordinatore di rete, in grado di cogliere gli elementi pregnanti dell'evolversi della ricerca, capace di esplicitare i problemi e le difficoltà (anche di tipo tecnico), al fine di contribuire all'amalgama del gruppo virtuale e alla stimolazione attiva del dibattito.

Documentazione

La documentazione attraverso report andrebbe preceduta da una fase di formazione (anche a distanza), per stabilire insieme cosa, quando e soprattutto come raccogliere i dati, oggetto della ricerca-azione.

Valutazione del risultati

La valutazione dei risultati andrebbe condotta secondo due modalità:

  • autovalutazione del percorso da parte di ogni attore (anche esperto)
  • riletture critiche del lavoro (proprio ed altrui).
  • messa a punto di un unico testo integrativo, capace di far emergere le argomentazioni a più voci (compresi i dissensi,) questioni aperte o irrisolte)

IL CASO RAM: questioni aperte e non risolte

Formazione

È mancata una fase di formazione comune per decidere "come documentare" i dati della ricerca e soprattutto per elaborare sistemi di controllo finale delle indagini.

Coinvolgimento

Il coinvolgimento non sempre è stato diretto e costante da parte di tutti gli attori.

Confronto

C'è stata trasparenza, visibilità dei propri percorsi didattici, autovalutazione, ma poca comparazione e confronto, soprattutto sulla base dei report prodotti. 

Circoli dialogici

Trasferibile e positiva la proposta di circoli dialogici tematici ma andrebbero limitati ad alcune fasi della ricerca-azione, contenuti nel tempo e soprattutto adeguatamente coordinati (importante la presenza di un coordinatore in grado di sintetizzare gli elementi pregnanti della discussione e di "fare il punto della situazione").

Le tematiche affrontate non dovrebbero essere troppo astratte e distanti dalla ricerca sperimentale (altrimenti si rischia la dispersione dagli obiettivi del progetto e di perdere per strada gli insegnanti sperimentatori).

Il circolo dialogico non ha la funzione di risolvere dubbi, ma solo il vantaggio di ripresentare tutta la problematicità della questione affrontata.

La rendicontazione

In Ram l'insegnante sperimentatore doveva stilare, dopo ogni incontro con il gruppo sperimentale, un report, evidenziando degli spaccati situazionali con dialoghi significativi da parte dei bambini.

La rilevazione dei dati è stata "precaria" e non sempre attendibile.

Perché? È mancata una attenta riflessione ed un confronto diretto a più voci sulle modalità di raccolta dei dati e di compilazione dei "reports".

Come può l'insegnante raccogliere i dati?

Come può separare i dati dalle interpretazioni?

Se ha a disposizione del materiale grezzo, come i dialoghi registrati dei bambini che lavorano davanti al computer, come può fare una scelta di spezzoni in base ai criteri della ricerca-azione? - La rendicontazione del percorso, dettagliata e costante, e davvero una condizione fondamentale per rendere visibile quanto viene fatto?

In un'indagine di tipo metacognitiva, come nel caso Ram, come trasformare la lettura di spaccati didattici "in situazione" in documentazione intersoggettiva?

La documentazione telematica

La documentazione telematica, visibile anche presso il sito web, come esempio di metodologia e di analisi critica di casi, non è risultata gestibile e difficilmente risulta leggibile da parte - di estranei, considerata la rnole di materiale prodotto.

Non è stato possibile farne una sintesi.

Il coordinatore di rete, oltre a dare suggerimenti e a stimolare il dibattito, può permettersi allora di intervenire direttamente sui materiali, per tentare di renderli "omogenei" dal punto di vista della documentazione?

Se sì, come?

QUESITO "CRUCIALE"

L'esperienza Ram è stata un caso particolare di ricerca-azione proposta alle scuole da un laboratorio universitario con la partecipazione di esperti, di osservatori esterni, di insegnanti motivati e con un discreto grado di expertise tecnologica.

In una comune realtà scolastica di docenti interessati a cooperare e soprattutto ad intraprendere riflessioni sui processi innovativi di sperimentazione di nuove tecnologie come fare a coinvolgere esperti e soprattutto dove trovare coordinatori di rete?

* Per la visione completa dell'indagine svolta sul caso "Ram" si rimanda ai seguenti documenti pubblicati in Gol nella cartella relativa al Gruppo Tre:

Progetto generale:
"Innovare cooperando telematicamente"

Allegati:
"Ricerca azione multimediale RAM - Tabella comparativa"

Per la loro stesura si è fatto riferimento ai materiali pubblicati presso il sito web ed alla pubblicazione di Antonio Calvani "Nuovi modelli per l'innovazione e sperimentazione educativa: la ricerca-azione on line" (cfr. Gol: Materiali per il Seminario).

 
 

I componenti del gruppo

Lucia Abiuso
Rosita Cremonesi
Maria Rosaria Di Santo
Linda Giannini
Rossano Graciotti
Franco Guerra
Teresa Monaco
Alessandra Moretti
Paola Nencioni
Riccardo Pietracaprina
Marisa Sasso
Paola Tarino

 
Progetto elaborato da:
Lucia Abiuso, Rosita Cremonesi, Maria Rosaria Di Santo, Linda Giannini, Rossano Graciotti, Elena Medri, Teresa Monaco, Alessandra Moretti, Paola Nencioni, Marisa Sasso.

 

© pagine a cura di Linda Giannini