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      |   Dopo 
          l'incontro del 18 
          gennaio 2006la collega Rita Ricci ha condiviso con noi
 alcune considerazioni
 di ragazze/i della sua classe.
 Ecco 
          che li estendiamo anche a voi:
 
 
   
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              |   Alessandra 
                    
                  I professori ci hanno parlato di un progetto di robotica ideato 
                  da un’amica del professor Patti e con l’aiuto dei professori 
                  lo abbiamo messo in atto. Con la professoressa Ricci abbiamo 
                  visto un film intitolato “Metropolis” che parla di come sarebbe 
                  stata la vita nel 2000. C’era un uomo che era figlio del direttore 
                  di una fabbrica che si trovava sotto la città e senza 
                  di lui non poteva andare avanti. Se non ci fosse stata Maria, 
                  una donna che è con gli operai sotto la città, 
                  loro avrebbero già fatto una rivolta, la trattavano come 
                  fosse una dea. Un giorno per sbaglio il figlio del direttore 
                  scese nella fabbrica e vedere un enorme macchianario ed il duro 
                  lavoro degli operai. Ad un certo punto gli operai smettono di 
                  lavorare e vanno in una specie di chiesa dove c’è Maria. 
                  Lui (il figlio del padrone della fabbrica) ha l’occasione di 
                  conoscerla e se ne innamora. Un giorno (Maria) viene rapita 
                  e trasformata in un robot malefico e dopo essere tornata in 
                  fabbrica era cattiva e voleva fare rivoltare la fabbrica. Il 
                  figlio del direttore andò a cercarla, la trovò 
                  e la fece ridiventare normale. Dopo la visione di questo film 
                  il 18/01/2006 è venuto nella scuola il liceo Marconi 
                  a farci vedere il loro robot. Poi un bambino della elementari 
                  ha portato un cartone intitolato “Robots”, parla di un robot 
                  che vuole diventare qualcuno e il suo punto di riferimento è 
                  un grosso e grasso robot che è un mito per tutti. E’ 
                  il suo mito perché aiuta tutti i robot del mondo, anche 
                  quelli da rottamare. Un giorno decise di partire per Robot City, 
                  la città dei robot, con la speranza di trovare lui mitico 
                  robot, ma ebbe una sorpresa. Al suo posto c’era il suo peggior 
                  nemico che lo buttò fuori. Con l’aiuto di amici che conobbe 
                  li lo andò a curare (il mitico robot). Dopo averlo trovato 
                  (questo) non si ricordava più chi fosse, cercò 
                  di aiutalo e dopo avergli parlato a lungo lo convinse di andare 
                  a lottar per riprendersi il suo posto. E dopo una lunga lotta 
                  ci riuscì.  |  | 
     
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              |   Alessio 
                  G.    
                  Il 17 Gennaio, nelle prime ore di lezione abbiamo visto il film 
                  “Metropolis”. Questo film molto vecchio ci illustrava l’anno 
                  2000 nel processo di industrializzazione mentre, attraverso 
                  la clonazione, si legava un po’ al discorso della robotica. 
                  Secondo me il film è stato abbastanza coinvolgente anche 
                  se non ha specificato molto di discorso sulla robotica. Il giorno 
                  seguente siamo scesi nell’auditorium della nostra scuola per 
                  parlare della robotica insieme ai bambini della scuola dell’infanzia 
                  e a certi studenti del liceo G.Marconi. Abbiamo iniziato il 
                  nostro discorso con una domanda: “Che differenza c’è 
                  tra un essere umano e un robot?” Secondo me è sicuramente 
                  meglio essere una persona umana invece che un robot perché 
                  noi possiamo pensare con la nostra testa, mentre i robot -a 
                  differenza di noi-, possono solo fare quello che gli è 
                  stato programmato. Un’altra cosa è che i robot non provano 
                  sentimenti, emozioni, felicità e tristezza. Successivamente 
                  i bambini della scuola dell’infanzia ci hanno illustrato le 
                  loro idee attraverso dei disegni fatti da loro sui robot, mentre 
                  gli studenti del Marconi ci hanno mostrato dei robot fatti da 
                  loro. Infine abbiamo visto il cartone animato “Robots” che è 
                  stato abbastanza divertente. |  | 
     
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              |   Chiara 
                  A.    
                  Il 18 Gennaio 2006, insieme al professor Patti, siamo scesi 
                  in auditorium per incominciare il progetto “robot”. Lì 
                  ci aspettavano i bambini dell’infanzia, dell’elementare e alcuni 
                  alunni del Marconi. Dopo esserci presentati, un ragazzo ci ha 
                  mostrato il robot da lui costruito. Il robot cambiava strada 
                  quando incontrava degli ostacoli e accendeva una luce quando 
                  era al buio. Ci hanno anche mostrato due film,: Metropolis e 
                  Robots. Dopo aver discusso sui pregi ed i difetti dei robot, 
                  io sono arrivata ad alcune conclusioni: Il 
                  robot semplifica la vita dell’Uomo, sostituendolo nei compiti 
                  più difficili e faticosi. Inoltre, essendo instancabile, 
                  produce meglio e più velocemente. I robot sono immortali, 
                  infatti se si rompono gli si possono cambiare i pezzi. L’Uomo 
                  con i robot, può mostrare tutte le cose che non riesce 
                  a fare. Ma il robot rimane una macchina, incapace di provare 
                  sentimenti, dipendente dall’essere umano e programmato. La “vita” 
                  di un robot è una vita con un solo scopo: eseguire ordini. 
                  Il lavoro dei robot costa meno di quello degli uomini perché 
                  non hanno diritti, ma solo doveri. |  | 
     
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              |   Clarissa 
                  T.   
                  La mattina del 18/01/2006 io e la mia classe siamo scesi in 
                  aula magna per incontrarci con l’Istituto “Guglielmo Marconi” 
                  perché partecipiamo al progetto di robotica. La robotica 
                  è una disciplina scientifica e tecnologica che studia 
                  la realizzazione di robot, cioè macchine capaci di compiere 
                  azioni che fanno parte di un determinato programma stabilito 
                  prima. Spesso questi robot sono molto utili all’Uomo. Infatti 
                  , molto frequentemente, i robot sostituiscono l’Uomo nei lavori 
                  più pesanti. Questo perché sono dotati di grande 
                  instancabilità. Vi sono inoltre molte differenze tra 
                  noi umani e i robot: loro non hanno sentimenti, non muoiono, 
                  ecc…La robotica, inoltre, comincia a semplificare la nostra vita 
                  negli anni ’50 e si sviluppa negli anni ’70. Per me la robotica 
                  è un’ottima cosa perché senza di essa, a quest’ora 
                  staremmo tutti in lacrime per la fatica che faremmo. Come stavo 
                  dicendo, gli alunni del “Marconi” ci hanno mostrato un piccolo 
                  robot fatto da loro. Questo era in grado di vedere gli ostacoli 
                  ed evitarli. Davvero ingegnoso! Poi, per capire meglio la questione, 
                  ci hanno fatto vedere due film: Il primo si intitola “Metropolis”, 
                  un film un po’ vecchio, in bianco e nero, e muto, il quale ci 
                  illustra il grande lavoro degli operai, le proteste e un automa 
                  che prende le sembianze di una donna. Il secondo film era in 
                  realtà un cartone animato 3D intitolato “Robots” e che, 
                  come si capisce già, parla di robot e di un mondo abitato 
                  solo ed esclusivamente da questi. Abbiamo visto questi film 
                  anche con alcune classi della scuola materna. Con il cartone 
                  animato i bambini erano davvero entusiasti! Credo proprio che 
                  si siano divertiti! Comunque io tanto! 
                  Partecipando a questo progetto anche noi costruiremo un robot 
                  insieme al professore di educazione tecnica Patti, ovviamente 
                  seguendo le istruzioni. Secondo me faremo proprio un bel lavoro! 
                  Sono così emozionata! Non vedo l’ora! Chissà cosa 
                  ne verrà fuori, forse una macchina che fa di tutto (ti 
                  dà del cibo, fa le faccende di casa al posto tuo…) Mi 
                  sa che sto esagerando un po’… però non sarebbe una cattiva 
                  idea… potrei pensarci su… !
 Fine
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              |   Davide  
                  Secondo me i robot sono una grande innovazione ed una grande 
                  scoperta per la specie umana. Questi semplici robot che sono 
                  programmati per svolgere pochi lavori, credo che entreranno 
                  presto a far parte della vita quotidiana delle persone e che 
                  ci faciliteranno la giornata. Questi lavori che potrebbero svolgere, 
                  secondo me, si devono fermare ad un certo punto e riconoscere 
                  i propri limiti. Un robot -secondo me- non sarà mai in 
                  grado di sostituire il vero lavoro dell’uomo: nelle fabbriche, 
                  negli uffici, negli ospedali, nella scuola. E poi cosa ci farebbe 
                  un robot con il suo guadagno? Ci comprerebbe un’automobile? 
                  Se la natura ci ha creato per essere la specie umana, perché 
                  dovremmo creare qualcosa a noi superiore? E poi questi grandi 
                  robot superiori non si guasterebbero mai? Non si sbaglierebbero 
                  mai? Comunque io spero che queste macchine non vengano più 
                  create altrimenti credo che l’uomo col passare del tempo si 
                  annullerebbe per aver creato qualcosa di superiore a se stesso.
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              |   Gianmarco  
                  Il 18 Gennaio nell’auditorium della nostra scuola si è 
                  svolta una piccola ricerca sui robot. Con gli alunni dell’Istituto 
                  Tecnico Industriale Guglielmo Marconi abbiamo cercato di capire 
                  la differenza tra noi esseri umani e i robot attraverso la visione 
                  di un film seguito da un breve dibattito e dalla dimostrazione 
                  di un prototipo dei robot. Senza ombra di dubbio è meglio 
                  essere un uomo che un robot perché noi possiamo pensare 
                  e provare sentimenti, mentre loro non riescono a farlo. I robot 
                  sono molto utili e fanno tutto quello per cui sono programmati, 
                  ma è proprio questo il problema, se gli chiediamo qualche 
                  cosa per cui non sono programmati loro vanno in tilt e non riescono 
                  a fare ciò che gli chiedi, perché il cervello 
                  dell’uomo non può essere sostituito da nessuna macchina, 
                  per quanto perfetta possa essere. In un secondo tempo abbiamo 
                  svolto un incontro con i ragazzi della scuola elementare e dell’infanzia 
                  ai quali noi grandicelli abbiamo cercato di far capire il funzionamento 
                  meccanico dei robot.
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              |   Gianmarco 
                  P.   
                  Tornati dalle vacanze di Natale il professor Patti ci parò 
                  di un progetto di robotica che avrebbe voluto avviare con la 
                  nostra classe. Subito la classe fu entusiasta. La professoressa 
                  Ricci, per darci maggior informazione ci ha fatto vedere un 
                  film “Metropolis” che parlava della vita dell’uomo con le macchine. 
                  Anche se questo film ci ha dato molte informazioni, a me personalmente 
                  non è piaciuto molto, forse perché sono abituato 
                  a film a colori e con audio. Il 18 gennaio 2006, per ampliare 
                  la nostra conoscenza, abbiamo avuto un incontro con un gruppo 
                  di ragazzi del Marconi per discutere del progetto. Questo incontro 
                  è stato interessante, ma soprattutto utile perché 
                  ci hanno mostrato dei loro lavori e ci hanno parlato di quanto 
                  possa essere difficile costruire un robot. Dopo questo incontro 
                  la professoressa Ricci ci ha fatto vedere un altro film (“Robots”) 
                  sicuramente meno noioso, ma non ricco di informazioni come il 
                  precedente.
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              |   Giorgio 
                  (autore del 
                  Manifestino)  
                  Dall’inizio della nostra esistenza, l’uomo ha cercato di utilizzare 
                  la propria intelligenza per realizzare gli strumenti necessari 
                  per rendere il lavoro più semplice. Dalle semplici leve 
                  per sollevare le cose più pesanti, si è arrivati 
                  ai computer che svolgono parte del nostro lavoro, ai robot, 
                  che possono essere simili a noi nell’aspetto, ma che non si 
                  stancano, non muoiono, non hanno sentimenti e sono “fedeli” 
                  al loro padrone. Dal primo robot costruito sono stati computi 
                  notevoli progressi, ma ancora non si è riusciti a riprodurre 
                  uno con le caratteristiche di un vero essere umano. Infatti 
                  la cosa più difficile sicuramente è far provare 
                  a questi robot delle sensazioni: emozione, piacere, dolore, 
                  stanchezza, ecc… Nonostante i livelli di alta tecnologia raggiunti 
                  dall’uomo, sarà molto difficile immaginare di riuscire 
                  a creare un robot con le stesse caratteristiche di un essere 
                  umano, anche per quanto riguarda i sentimenti. Questo perché 
                  i meccanismi che regolano la vita e il mondo, anche se sono 
                  stati studiati e analizzati dall’uomo, spiegano l’origine della 
                  vita solo da un punto di vista scientifico.
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              |   Manuel  
                  Lo scorso mercoledì il prof. Patti ci ha portato nell’auditorium 
                  per continuare il lavoro sulla robotica che stavamo trattando 
                  da alcuni gironi. Per ampliare le nostre conoscenze sono venuti 
                  alcuni professori e ragazzi del Marconi che ci hanno illustrato 
                  alcuni loro lavori. Dato che con noi c’erano anche bambini delle 
                  classi materne, il professore ci ha fatto veredere un film molto 
                  divertente riguardante la robotica. Il film è ambientato 
                  in un fantomatico mondo di Robots, in cui i robot non sono più 
                  i compagni d’avventura degli uomini, ma sono i protagonisti 
                  delle loro vite, con sentimenti, gioie e famiglie da badare. 
                  Questa storia tocca importanti questioni come lo sfruttamento 
                  da pare delle industrie. Il film manda alcuni segnali molto 
                  importanti, come accettarsi per quello che si è e credere 
                  nei propri sogni. Abbiamo poi continuato il nostro discorso 
                  sulla robotica; ci è stato spiegato, poi, che la robotica 
                  è un tipo di automazione industriale che in questo periodo 
                  sta entrando a far parte anche nella scuola, come nuovo orientamento. 
                  Sul mercato ci sono molti prodotti frutto della tecnologia avanzata, 
                  come i computer e i robot, soprattutto questi ultimi, oltre 
                  ad aver sostituito l’uomo, nelle lavorazioni più faticose, 
                  invadono anche le nostre case, con elettrodomestici e giocattoli. 
                  Secondo me i robot riescono a svolgere i lavori, in minor tempo, 
                  e con la massima precisione e quindi sono moto vantaggiosi per 
                  l’industria. Ci sono però degli svantaggi: l’uomo tende 
                  a sparire e la sua intelligenza viene superata da quella artificiale. 
                  Io sono d’accordo con il processo, ma a patto che non distrugga 
                  l’uomo.
 
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              |   Marco  
                  Il 18/01/2006 è stato organizzato un incontro con i ragazzi 
                  del Marconi e ai bambini della scuola dell’Infanzia per partecipare 
                  al progetto “Robot”. I bambini della scuola dell’infanzia ci 
                  hanno mostrato i loro disegni sui robot e su gli umani, mentre 
                  il Marconi ci ha mostrato un robot capace di muoversi. Poi abbiamo 
                  visto un film riguardante questo argomento “Metropolis”, film 
                  dove uno scienziato costruisce un automa per poter facilitare 
                  la produzione, questo assume sembianze di una donna che farà 
                  esplodere la rivolta degli operai. Dopo questo film abbiamo 
                  visto un film-cartone che parlava della vita di un robot. Di 
                  differenze tra uomini e robot ce ne sono, di vantaggi e svantaggi 
                  per l’uso dei robot. Alcuni vantaggi sono che potrebbero rendere 
                  migliore la produzione perché a differenze degli uomini 
                  i robot sono instancabili. Le altre caratteristiche dei robot 
                  sono quelle di poter essere programmati e riprogrammari, essere 
                  immortali e non provare sentimenti.
 
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              |   Maria  
                  Il giorno 18/01/2006 io e la mia classe siamo scesi in auditorium 
                  dove ci aspettavano i ragazzi dell’ITIS del Marconi. Uno di 
                  questi ragazzi ci ha illustrato il robot da lui costruito, in 
                  grado di individuare gli ostacoli ed evitarli. ….. Durante questo 
                  incontro abbiamo anche visto il cartone “Robots”. Questo cartone 
                  esalta il consumismo, le brame di potere e il duro lavoro di 
                  operai robots in un futuro senza esseri umani. “Robots” mi è 
                  piaciuto molto, anche se mentre lo guardavo non penavo ai suoi 
                  significati più profondi, ma alle sue scene molto divertenti. 
                  Prima di questo incontro, però noi della 3^ avevamo già 
                  visto il film “Metropolis” che esaltava l’oppressione degli 
                  operai, la minore importanza degli uomini rispetto alle macchine, 
                  l’umanizzazione dei “robots” e l’indifferenza dei capitalisti 
                  dell’epoca verso la sofferenza dei proletari. Questo film non 
                  mi è piaciuto. Sicuramente era pieno di significati, 
                  ma non mi piacciono i film muti e tanto meno quelli noiosi e 
                  drammatici. Complessivamente questo progetto robotica mi è 
                  piaciuto abbastanza anche se penso che sia ancora all’inizio.
 
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              |   Maura  
                  Il 18 Gennaio siamo andati in auditorium per iniziare a realizzare 
                  un progetto suoi robot. Quando siamo scesi giù, dopo 
                  esserci accomodati, abbiamo parlato un po’ con il liceo G.Marconi. 
                  Dopo i ragazzi del Marconi, insieme ai loro professori, ci hanno 
                  presentato il loro modello di robot. Dopo i professori ci hanno 
                  fatto vedere l’inizio del film “Metropolis”. Questo film parla 
                  di continue lotte operaie. Dopo aver visto il film “Metropolis” 
                  i professori ci hanno fatto una sorpresa: ci hanno fatto vedere 
                  un film a cartoni che si intitolava “Robots”. Questo film parla 
                  di robot che rischiano la rottamazione perché la fabbrica 
                  che produceva pezzi di ricambio cambia il suo dirigente e il 
                  nuovo dirigente vuole solo pezzi nuovi. Ma grazie a Robots ciò 
                  non accade perché lui aggiunta i robot. Dopo aver visto 
                  questo film i ragazzi del Marconi sono tornati a scuola e noi 
                  in classe. Il giorno dopo in classe -con la professoressa Ricci- 
                  abbiamo creato un dibattito e da questo dibattito sono uscite 
                  delle tematiche. Le tematiche uscite sono: Il robot semplifica 
                  molto la vita dell’uomo ma non solo, sostituisce anche i lavori 
                  dell’uomo. Il robot però può rendere più 
                  produttiva la vita dell’uomo. Cioè il lavoro dell’essere 
                  umano. Le differenze fra i robot e gli uomini sono: i robot 
                  sono immortali e noi no, i robot non si stancano, mentre noi 
                  sì, il robot è programmatile e noi no. Però 
                  il robot dipende dall’essere umano mentre noi non dipendiamo 
                  da nessuno. Secondo me attraverso il robot l’uomo ripone se 
                  stesso.
 
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              |   Renzo: 
                  Il film Robots  
                  C’erano una volta 3 robots. Uno era nato dalla mamma. Dopo essere 
                  cresciuto va in piazza con il padre a vedere il miglior robot 
                  del mondo. E’ un professore che costruisce robottini. Dopo essere 
                  cresciuto il piccolo robot decide di andare a fare una settimana 
                  di vacanza, cioè a lavorare e costruire robottini. Il 
                  ragazzo costruisce un robottino per aiutare a portare materiali. 
                  Dopo un po’ il ragazzo prende il treno per andare a Crecerv. 
                  Saluta i genitori e se ne va. Arrivato a Crecerv scende dal 
                  treno e domanda dove c’era la fabbrica di Crecerv. Vede un signore 
                  che lo porta alla fabbrica di Crecerv dove lui trascorre le 
                  vacanze. Dopo una settimana decide di tornare a casa. Però 
                  lui deve fare solo una cosa: salvare il dottore che stava dentro 
                  a un laboratorio. Lo salvò e lo portò a casa sua. 
                  Lui aveva degli amici che stavano con lui. Il ragazzo regalò 
                  al padre uno strumento musicale. Ritroviamo 
                  incontri con Renzo in:  In viaggio insieme 
  La 
                  sorpresa dei ragazzi delle medie 
  Dopo 
                  il 14 Maggio 2004 
 
 
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              |   Riccardo  
                  Il 18/01/2006 insieme al Marconi e alla scuola dell’Infanzia 
                  abbiamo visto come è possibile costruire un robot e come 
                  è possibile collaudarlo, ad esempio il Marconi ha portato 
                  due robot costruiti dagli alunni. Dopo abbiamo visto un film 
                  cartone che ci ha fatto vedere come potrebbe essere il mondo 
                  se ci fossero al posto degli uomini i robot. Il robot è 
                  una macchina meccatronica. In questi 
                  anni si sta cercando di progettare e migliorare i robot, già 
                  alcuni vengono adoperati per casi importanti e si spera che 
                  vengano usati sempre nel bene e non per le guerre. Alcuni di 
                  essi sono utilizzati per lavorare al posto dell’Uomo con sostanze 
                  tossiche, altri vengono usati per compiere lavori pericolosi 
                  per l’uomo, come -per esempio- artificieri per disinnescare 
                  le bombe. Andando avanti con il tempo si presuppone che i robot 
                  diventeranno sempre più sofisticati e complessi. Quindi 
                  difficile da controllare. Un famoso scienziato Bill Joy, che 
                  è stato protagonista nella costruzione di alcuni robot, 
                  pensa che la tecnologia possa prendere il sopravvento su di 
                  noi e se non si darà al più presto uno stop tutto 
                  ciò diventerà infermabile. Un’altra cosa che lui 
                  teme è che i robot diventando sempre più sofisticati 
                  svilupperanno da soli la capacità di autoriprodursi e 
                  questo porterà all’estinzione della razza umana. Secondo 
                  me i robot devono esser sempre guidati e comandati dall’uomo 
                  e devono dipendere da esso perché altrimenti sarebbe 
                  un vero problema. L’unica cosa di cu sono sicuro è che i robot non potranno 
                  mai sostituirsi all’uomo.
 I robot possono ragionare, non possono pensare e soprattutto 
                  non possono provare dei sentimenti perché sono e rimangono 
                  pur sempre delle macchine. Il loro cervello è un programma 
                  e la tecnologia lo potrà migliorare, ma gli mancherà 
                  sempre la nostra umanità.
 
 
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              |   Valeria  
                  Il 18 gennaio abbiamo ricevuto la visita dell’Istituto G.Marzoni. 
                  Il Marconi è un istituto che include la specializzazione 
                  di informatica e gli insegnati ci hanno mostrato alcune applicazioni 
                  pratiche dell’informatica. Abbiamo aderito al progetto della 
                  robotica insieme al professor Patti, che è un insegnante 
                  di educazione tecnica e che ci ha mostrato il suo materiale 
                  per progettare e costruire un robot. Gli alunni del Marconi 
                  hanno realizzato un piccolo robot in grado di muoversi avanti 
                  e indietro e di accendere le luci. Insieme a noi hanno aderito 
                  anche gli alunni della scuola dell’infanzia che hanno realizzato 
                  alcuni disegni sulla robotica; si poteva osservare un essere 
                  metà robot e per metà uomo. In molti altri disegni, 
                  invece, si poteva osservare un robot. La robotica è una 
                  disciplina scientifica tecnologica che studia la realizzazione 
                  e le applicazioni di robot, cioè di dispositivi in genere 
                  elettromeccanici, dotati di retroazione e di capacità 
                  manipolativa. Apparentemente i robot non hanno alcuna differenza 
                  dagli uomini, ma non provano sentimenti, si muovono meccanicamente, 
                  sono dipendenti dagli esseri umani e sono inattaccabili. Loro 
                  possono superare gli ostacoli con molta facilità e sono 
                  immortali. Muoiono, se questo è il termine esatto per 
                  indicare la morte dei robot, soltanto se si rompono o si perdono 
                  qualche pezzo del loro corpo metallico o se vengono schiacciati 
                  da macchine come quelle del film Robots. Prelevavano tutti i 
                  robot che non lavoravo e li portavano in una fabbrica di rottamazione. 
                  Credo che i robot siano il nostro futuro non troppo lontano, 
                  ma mi spaventa il fatto che probabilmente diventeremo schiavi 
                  della loro efficienza, così come sta accadendo con i 
                  computer. Questi sono tutti dispositivi inventati dall’uomo, 
                  ma più veloci rispetto alla mente umana. Speriamo che 
                  saremo noi a dominarli e a non essere dominati.
 
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