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              Sintesi 
                del progettoCONTESTOL'Autonomia 
                e il Programma di Sviluppo Tecnologie Didattiche Lo 
                sforzo innovativo che anima la Scuola italiana si concretizza, 
                al momento, nella attuazione di due importanti novità sul 
                piano della organizzazione: la concessione della autonomia didattica 
                e amministrativa e il Piano di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche. L'autonomia 
                scolastica presuppone, a livello di istituto, una organizzazione 
                policentrica di tipo reticolare e una struttura flessibile capace 
                di gestire la maggiore complessità, una decisionalità 
                diffusa e partecipata esercitata sulla base di una fitta trama 
                di relazioni che porta a scelte condivise, operate in un contesto 
                aperto alle iniziative. 
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              IL 
                FUOCO DELL'INDAGINERete 
                di scuole e rete di scuole telematicaLa 
                normativa sull’autonomia auspica e favorisce la costituzione di 
                reti di scuole. Nello spirito della normativa la rete di scuole 
                tende ad inserire il singolo istituto nella realtà più 
                vasta del territorio su cui insiste, collegandolo ad altre scuole 
                ed alle istituzioni non scolastiche, instaurando una pluralità 
                di rapporti, stabilendo una fitta trama di relazioni, tendendo 
                alla attuazione di una progettualità comune e condivisa 
                in una prospettiva di collaborazione. L'applicazione 
                della interazione telematica ad una rete di scuole favorisce i 
                processi di interscambio tra le scuole e tra le scuole e il territorio, 
                dilatando enormemente le possibilità comunicative e cooperative: 
                la rete di scuole diventa una rete di scuole telematica. Il 
                Piano di sviluppo delle Tecnologie Didattiche, dal canto suo, 
                mentre dota gradualmente tutte le scuole dell'obbligo di attrezzature 
                informatiche contribuendo a creare le condizioni perché 
                si possano realizzare reti telematiche, smuove le acque stagnanti 
                di una Scuola congelata dai problemi relativi al decremento degli 
                alunni ed all'esodo degli insegnanti e agisce da catalizzatore 
                di nuove energie rivolte alla ricerca ed alla innovazione didattica.
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              IL 
                TEMA DEL PROGETTOInnovare 
                cooperando telematicamenteIl 
                punto di partenza è costituito dall'analisi dei risultati 
                di esperienze già realizzate nell’ambito di reti telematiche 
                di scuole tecnologicamente progredite e riunite sulla base della 
                partecipazione a progetti didattici specifici o di attività 
                di ricerca strettamente ricollegabile alle nuove tecnologie. Sulla 
                base di queste analisi è stato prodotto un progetto complesso, 
                costituito da singoli progetti su argomenti specifici, citati 
                esemplificativamente, che coprono alcuni degli aspetti della innovazione 
                didattica perseguibile con l'ausilio della cooperazione telematica. 
                 Questi 
                sono derivati da progetti effettivamente presentati, o soltanto 
                concepiti, e riveduti oggi in cooperazione con i membri del gruppo; 
                alcuni sono nati nel seminario, pensati per scuole di diverso 
                ordine e grado, con particolare riferimento alla condizione di 
                attuazione in corso del Programma di Sviluppo delle Tecnologie 
                Didattiche. I 
                progetti pongono in rilievo il contributo che la telematica può 
                offrire in una attività di ricerca, di progettazione, di 
                produzione didattica, valutazione e formazione tra scuole, in 
                tutto ciò che più scuole possono fare in cooperazione 
                avendo in animo di costruire una rete strutturata e durevole di 
                rapporti umani, professionali e scientifici.
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              DESTINATARI 
                DEL PROGETTOUna 
                rete di scuole "normale"Le 
                scuole interessate a questo tipo di aggregazione presentano alcune 
                caratteristiche specifiche, tra le quali la vicinanza geografica, 
                un’esperienza collaborativa pregressa dei capi di istituto, un 
                impostazione didattica omogenea, la conoscenza preliminare dei 
                docenti (corsi di aggiornamento, partecipazione a progetti ecc.)-. Non 
                è determinante la presenza di attrezzature telematiche 
                sofisticate o di approfondite ed omogenee competenze tecnologiche, 
                contribuendo la rete stessa, nel suo attuarsi, al processo di 
                auto-formazione e di crescita professionale dei docenti impegnati.. Queste 
                scuole si pongono gli obiettivi della promozione della cultura 
                dell'autonomia, del raffronto e del rapporto tra realtà 
                socioeconomiche diverse, della utilizzazione ed esaltazione delle 
                diversità come risorse, del confronto e dello scambio di 
                esperienze, competenze ecc. Hanno 
                la determinazione di progredire nelle competenze tecnologiche 
                con la convinzione che queste possano divenire un veicolo per 
                l'attuazione di una didattica innovativo.
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              LA 
                STRUTTURA1.	Costituzione 
                di una rete telematica di scuoleVengono 
                analizzate le caratteristiche una rete telematica del tipo evidenziato, 
                in riferimento alle situazioni di partenza delle scuole interessate, 
                dei prerequisiti, delle dotazioni e competenze, degli obiettivi 
                proposti, dei percorsi attuativi e delle scansioni organizzativi. Il 
                progetto "Telematica 
                per la Rete" 
                posto in allegato esemplifica un percorso di costituzione di una 
                rete di scuole telematica. Il progetto originariamente presentato 
                è stato discusso e riformulato nel corso del Seminario. 2.	La 
                Ricerca-azione multimediale on line -Elementi 
                di trasferibilità del caso ram - Questioni aperte e non 
                risolte L'esperienza 
                della RAM Ricerca Azione Multimediale è 
                stata scandagliata a fondo allo scopo di porre in evidenza gli 
                elementi di trasferibilità in altri contesti di ricerca 
                (i punti forti) ma anche le questioni aperte e non risolte (i 
                punti deboli). In 
                allegato si ritrovano due documenti: Tabella 
                di analisi comparativa sulla R.A.M. 
                 [70 
                kb] analizzata in base a ipotesi di partenza, attuazione, 
                verifica e trasferibilità dell'esperienza  Progetto 
                Ricerca 
                Azione On Line, 
                uno studio progettuale di casi relativi ad un'innovazione didattico-tecnologica 
                nella scuola dell’obbligo: authoring multimediale nel secondo 
                ciclo della scuola elementare e nella scuola media. 3.	Coprogettazione 
                in reteModalità 
                e qualità della interazione - Stadi e livelli della interazione 
                telematica Il 
                progetto passa ad analizzare l'interazione telematica nelle attività 
                didattiche dal punto di vista qualitativo e quantitativo, secondo 
                diversi stati o livelli di attuazione. La classificazione è 
                operata sulla base della frequenza dell’interazione comunicativa 
                e del tipo di coinvolgimento in attività condivise. In 
                allegato si trovano tre progetti esemplificativi di attività 
                di progettazione e di attuazione didattica in collaborazione tra 
                scuole: i progetti proposti sono stati ridiscussi e ridefiniti 
                collegialmente nel contesto del Seminario: 
                  
              Formazione 
                / Assistenza / Monitoraggio Ipotesi 
                di formazione dei docenti all'uso delle nuove tecnologie Il 
                documento, a partire da un'analisi dei Modelli culturali di riferimento 
                per la formazione tecnologica, ipotizza un iter di formazione 
                dei docenti all'uso di strumenti telematici per progettare, documentare 
                e valutare esperienze didattiche cooperative. In 
                allegato è riportato il Progetto logistico offerta nuove 
                tecnologie integrate [PLONTI], 
                che propone l'organizzazione di attività di consulenza 
                didattica e tecnologica per le scuole coinvolte nel Programma 
                di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche, da parte di una rete 
                di scuole tecnologicamente avanzate.
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              STRATEGIE 
                COMUNICATIVE E PROBLEMI DI COMUNICAZIONEMonitoraggio 
                dell'esperienza telematica vissuta dal gruppo Per 
                completare le attività telematiche del Gruppo 3 e soprattutto 
                permettere ad ogni partecipante di esprimere il suo punto di vista 
                sulla cooperazione attivata, abbiamo pensato di avviare una sorta 
                di monitoraggio interno conclusivo, aperto a riflessioni inerenti 
                le modalità comunicative esperite. Le 
                voci dell'intervista, messa a punto per agevolare il sondaggio, 
                sono state formulate facendo riferimento alla Scheda 4, "Criteri 
                che la comunicazione di rete deve soddisfare", di Antonio Calvani, 
                contenuta in "Nuovi modelli per l'innovazione e sperimentazione 
                educativa: la ricerca-azione on line" (cfr. Materiali per il seminario).Il 
                questionario, pur con tutti i limiti ed i difetti attribuibili 
                ai test di valutazione finale, prende in considerazione gli aspetti 
                tecnici della comunicazione (gestione e funzionalità del 
                canale utilizzato), l'equilibrio interno al gruppo in termini 
                di quantità e tipologia degli interventi, la localizzazione 
                tematica, la differenziazione e la progressione della ricerca. Non 
                sono stati contemplati riferimenti alla trasparenza, alla modalità 
                di compilazione del progetto e alla sua validazione, in quanto 
                presupposti dallo scenario messo in atto dal Seminario e regolamentati 
                da criteri stabiliti "a monte" della costituzione del gruppo stesso.
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              ALTRI 
                DOCUMENTI RELATIVI AL PROGETTO 
               
                Punti 
                  di vista Monitoraggio dell'esperienza telematica del gruppo
 
                Un’intervista 
                  al membri del gruppo sulle modalità della interazione 
                  telematica stabilita nel corso della elaborazione del Progetto 
                  (v. sopra) La 
              rete è accogliente? 
               
                 
                  Questionario sugli aspetti sommersi della interazione telematica. 
                Questionario 
                  rivolto ai membri del gruppo per individuare le problematiche 
                  relazionali più profonde relative a rapporti intercorsi 
                  nella cooperazione telematica. |   
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              SOTTOGRUPPO Il 
                sottogruppo GR3a, nato da una costola del Gruppo Gr3 al solo scopo 
                di favorire la progettualità durante la cooperazione on-line, 
                ha scelto di porre l'accento sulla "verifica" e sul meccanismo 
                di "validazione" delle esperienze di innovazione che la telematica 
                (ricerca azione on line) può offrire come servizio alla 
                didattica. Esperienza 
                innovativo oggetto di riflessione: il caso "RAM" per 
                i neofiti suggeriamo la lettura del documento, prodotto da Antonio 
                Calvani, "Nuovi modelli per l'innovazione e la sperimentazione 
                educativa: la ricerca azione on line " (cfr. Gol: Materiali per 
                il Seminario)  per 
                i curiosi: è possibile esaminare tutto il materiale prodotto 
                dalla Ram all'indirizzo web: http://multilab.tin.it/webscuola/edufi/ram.htmhttp://progetti.webscuola.tin.it/multilab/edufi/ram.htm
 Titolo 
                dell'indagine tematica: "RAM: un caso di ricerca-azione multimediale 
                e di cooperazione telematica tra scuole:	ipotesi di partenza, 
                attuazione, verifica e trasferibilità dell'esperienza" Ai 
                fini della raccolta e dell'elaborazione di informazioni, il sottogruppo 
                ha concordato e condiviso la seguente scaletta di lavoro: Riferimenti 
                epistemiogici dell'indagine Ram  
                 
                  Tipologia 
                    dell'indagine  
                  Tematica 
                    dell'indagine  Soggetti 
                della Ram(insegnanti 
                sperimentatori facilitatosi, amici critici, esperti)
 
                 
                  requisiti 
                    richiesti  
                  formazione 
                    iniziale  
                  ruoli 
                    e funzioni  
                  modalità 
                    di interazione telematica 
                  infrastruttura 
                     
                  messaggistica 
                     
                  circoli 
                    dialogici tematici  
                  formati 
                    e strumenti della comunicazione on-line (prospetti iniziali, 
                    report, riflessioni)  
                  tempi 
                    e fasi della ricerca-azione  
                  impegni 
                    e costi  
                  monitoraggio 
                     
                  valutazione 
                    dell’indagine in termini di aspetti innovativi attuati  
                  problemi 
                    e difetti nella comunicazione on-line  
                  rapporti 
                    tra le scuole coinvolto 	Pubblicizzazione 
                del progetto (funzione del sito web)
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              STRATEGIE 
                DI COOPERAZIONE UTILIZZATE PER 
                ELABORARE IL PROGETTO (DOCUMENTI RAM) Il 
                compito del sottogruppo è stato quello di indagare l'esperienza 
                RAM, una "ricerca-azione multimediale on line" organizzata lo 
                scorso anno dal Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione dell'Università 
                di Firenze in collaborazione con esperti e docenti dislocati in 
                sedi remote, al fine di "metterne a fuoco le modalità della 
                ricerca e soprattutto quelle dell'azione" ed individuarne gli 
                elementi (deboli e/o forti) comunicativi, organizzativi e documentari, 
                che potrebbero risultare trasferibili o perlomeno adattabili ad 
                altri contesti di cooperazione telematica tra scuole ed enti esterni. Procedure 
                attivate Preliminare 
                proposta da parte di un componente del sottogruppo di una scaletta 
                di punti intorno ai quali concentrare l'indagine  Brainstorming 
                per raccogliere consensi/dissensi sulla proposta preliminare (con 
                partecipazione anche da parte di un esperto e sua approvazione 
                della proposta).  Riformulazione 
                della scaletta, arricchita dai contributi del brainstorming  Prima 
                pubblicazione su Gol: componenti del gruppo, tematica d'indagine, 
                scaletta  Trasformazione 
                della scaletta in una "tabella comparativa", per adattarla a raccogliere 
                informazioni dal punto di vista sintagmatico e paradigmatico  Nuovo 
                giro d'opinione per approvare la scelta del formato (anche grafico) 
                da dare alla tabella  Presentazione 
                della tabella a tutto il gruppo GR3 e sua pubblicazione in Gol 
                (interventi da parte di altri membri del gruppo per "mettere a 
                fuoco" alcuni aspetti dell'indagine e ricordare decisioni prese 
                nell'incontro "face to face" del 15 settembre).  Suddivisione 
                dei compiti: le voci della tabella sono state scelte dai membri, 
                compilate e spedite man mano agli altri (sulla base di interessi, 
                competenze, ruoli.  Un 
                componente del sottogruppo si è preso il compito di effettuare 
                numerosi "copia ed incolla" dei documenti riferiti alle singole 
                voci per riportarli nella tabella generale.  Una 
                volta completate le voci, la tabella è stata modificata, 
                corretta ed ampliata, passando diverse volte avanti e indietro 
                nella casella sotto forma di attach (correzione di tipo sequenziale: 
                possibile e gestibile, trattandosi in questo caso di una cooperazione 
                tra pochi, si è scelto di segnalare le variazioni con differenze 
                di stile tipografico: corsivo, grassetto ... )  Approvata 
                dal sottogruppo, è stata quindi spedita a tutto il Gr3, 
                dove è stata sottoposta al giudizio ed alle "critiche" 
                degli altri (numerosi sono stati gli interrogativi sollecitati 
                dalla lettura del documento).  Non 
                potendosi adattare alla struttura e alla forma del progetto generale 
                è stato deciso di sistemarla negli Allegati Il 
                documento è stato pubblicato in Gol nella cartella degli 
                Allegati, con richiesta di "interventi dialogici" parte degli 
                esperti che hanno partecipato alla "Ram" e di repliche di altri 
                interessati. Speriamo 
                possa diventare un’occasione per fare un’ulteriore "ricerca-azione 
                on line su una ricerca-azione on line di una ricerca-azione on 
                line ..." (effetto "meta" ricorsivo). |   
          |  |   
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              Approccio 
                usato per la stesura del testoLA RICERCA-AZIONE MULTIMEDIALE ON LINE
 Elementi 
                di trasferibilità del caso RAM Ci 
                si riferisce solo a "casi di ricerca-azione multimediale on line" 
                tra docenti interessati a provare la funzionalità di un 
                sistema telematico come metodologia per la sperimentazione didattica 
                e come modello per la formazione Imparare 
                ad usare la rete come opportunità mirata, non casuale, 
                di lavoro e di riflessione (processo in comune per scopo condiviso). 
                 Stabilire 
                relazioni con altre scuole e con enti esterni per attivare canali 
                comunicativi privilegiati tra soggetti diversi "in formazione" 
                con comuni esigenze di produzione e di controllo reciproco (condivisione 
                intermedia).  Amplificare 
                la riflessività in merito alle strategie didattiche adottate, 
                che finiscono così per assumere una sorta di "valore intersoggettivo", 
                in quanto interne ad un "patto cooperativo" di crescita culturale. Definizione 
                di un contratto iniziale rispetto a: 
               
                disponibilità 
                  reali delle attrezzature hardware e software necessarie per 
                  la gestione telematica  
                motivazione 
                  e disponibilità personale da parte di tutti gli attori 
                  coinvolti  
                verifica 
                  iniziale delle competenze dei soggetti partecipanti  
                definizione 
                  iniziale di tempi, durata e fasi della ricerca-azione (durata 
                  minima consigliabile un anno)  
                ridefinizione 
                  costante di ruoli e funzioni dei soggetti coinvolti nelle diverse 
                  fasi della ricerca-azione.
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              Fattori 
                chiave della cooperazione telematica  
              
              Modalità 
                comunicative "in diretta" Gli 
                incontri "face to face' (concentrati soprattutto nella fase di 
                progettazione ed in quella finale) contribuiscono ad accelerare 
                i processi decisionali e risultano occasioni favorevoli al confronto 
                e al dialogo. Modalità 
                comunicative telematiche Semplice 
                ed economico l'utilizzo della posta elettronica, inviata a tutti 
                e strutturata per filtri, con parole chiave nel subject.  Positivi 
                "i circoli dialogici" ma occorre stabilire chi li coordina, di 
                cosa si discute e soprattutto chi fa "la messa a punto" in fase 
                finale.  I 
                circoli dialogici dovrebbero nascere intorno a questioni poste 
                dal docente sperimentatore, che chiama in causa di volta in volta 
                gli esperti su problemi specifici.  Utile 
                e comodo usare la citazione (quoting) per riprendere interventi 
                altrui e poter ricostruire il percorso storico dei dialoghi. Figure 
                coinvolte e loro ruoli L'insegnante 
                che sperimenta dovrebbe essere direttamente coinvolto nell’attività 
                telematica (senza la mediazione di eventuali facilitatosi). Da 
                riproporre la figura dell'osservatore esterno, sottolineandone 
                il ruolo strategico, sia nella fase sperimentale, che in quella 
                di riflessione sul percorso.  Importante 
                (e da introdurre) la figura di un coordinatore di rete, in grado 
                di cogliere gli elementi pregnanti dell'evolversi della ricerca, 
                capace di esplicitare i problemi e le difficoltà (anche 
                di tipo tecnico), al fine di contribuire all'amalgama del gruppo 
                virtuale e alla stimolazione attiva del dibattito. Documentazione La 
                documentazione attraverso report andrebbe preceduta da una fase 
                di formazione (anche a distanza), per stabilire insieme cosa, 
                quando e soprattutto come raccogliere i dati, oggetto della ricerca-azione. Valutazione 
                del risultati La 
                valutazione dei risultati andrebbe condotta secondo due modalità: 
               
                 
                  autovalutazione 
                    del percorso da parte di ogni attore (anche esperto)  
                
                   
                  riletture 
                    critiche del lavoro (proprio ed altrui).  
                
                   
                  messa 
                    a punto di un unico testo integrativo, capace di far emergere 
                    le argomentazioni a più voci (compresi i dissensi,) 
                    questioni aperte o irrisolte)  
              
              IL 
                CASO RAM: questioni aperte e non risolte Formazione È 
                mancata una fase di formazione comune per decidere "come documentare" 
                i dati della ricerca e soprattutto per elaborare sistemi di controllo 
                finale delle indagini. Coinvolgimento Il 
                coinvolgimento non sempre è stato diretto e costante da 
                parte di tutti gli attori. Confronto C'è 
                stata trasparenza, visibilità dei propri percorsi didattici, 
                autovalutazione, ma poca comparazione e confronto, soprattutto 
                sulla base dei report prodotti.  Circoli 
                dialogici Trasferibile 
                e positiva la proposta di circoli dialogici tematici ma andrebbero 
                limitati ad alcune fasi della ricerca-azione, contenuti nel tempo 
                e soprattutto adeguatamente coordinati (importante la presenza 
                di un coordinatore in grado di sintetizzare gli elementi pregnanti 
                della discussione e di "fare il punto della situazione"). Le 
                tematiche affrontate non dovrebbero essere troppo astratte e distanti 
                dalla ricerca sperimentale (altrimenti si rischia la dispersione 
                dagli obiettivi del progetto e di perdere per strada gli insegnanti 
                sperimentatori). Il 
                circolo dialogico non ha la funzione di risolvere dubbi, ma solo 
                il vantaggio di ripresentare tutta la problematicità della 
                questione affrontata. La 
                rendicontazione In 
                Ram l'insegnante sperimentatore doveva stilare, dopo ogni incontro 
                con il gruppo sperimentale, un report, evidenziando degli spaccati 
                situazionali con dialoghi significativi da parte dei bambini. La 
                rilevazione dei dati è stata "precaria" e non sempre attendibile. Perché? 
                È mancata una attenta riflessione ed un confronto diretto 
                a più voci sulle modalità di raccolta dei dati e 
                di compilazione dei "reports". Come 
                può l'insegnante raccogliere i dati?  Come 
                può separare i dati dalle interpretazioni?  Se 
                ha a disposizione del materiale grezzo, come i dialoghi registrati 
                dei bambini che lavorano davanti al computer, come può 
                fare una scelta di spezzoni in base ai criteri della ricerca-azione? 
                - La rendicontazione del percorso, dettagliata e costante, e davvero 
                una condizione fondamentale per rendere visibile quanto viene 
                fatto?  In 
                un'indagine di tipo metacognitiva, come nel caso Ram, come trasformare 
                la lettura di spaccati didattici "in situazione" in documentazione 
                intersoggettiva? La 
                documentazione telematica La 
                documentazione telematica, visibile anche presso il sito web, 
                come esempio di metodologia e di analisi critica di casi, non 
                è risultata gestibile e difficilmente risulta leggibile 
                da parte - di estranei, considerata la rnole di materiale prodotto. Non 
                è stato possibile farne una sintesi. Il 
                coordinatore di rete, oltre a dare suggerimenti e a stimolare 
                il dibattito, può permettersi allora di intervenire direttamente 
                sui materiali, per tentare di renderli "omogenei" dal punto di 
                vista della documentazione? Se 
                sì, come? QUESITO 
                "CRUCIALE" L'esperienza 
                Ram è stata un caso particolare di ricerca-azione proposta 
                alle scuole da un laboratorio universitario con la partecipazione 
                di esperti, di osservatori esterni, di insegnanti motivati e con 
                un discreto grado di expertise tecnologica. In 
                una comune realtà scolastica di docenti interessati a cooperare 
                e soprattutto ad intraprendere riflessioni sui processi innovativi 
                di sperimentazione di nuove tecnologie come fare a coinvolgere 
                esperti e soprattutto dove trovare coordinatori di rete? * 
                Per la visione completa dell'indagine svolta sul caso "Ram" si 
                rimanda ai seguenti documenti pubblicati in Gol nella cartella 
                relativa al Gruppo Tre: Progetto 
                generale: "Innovare cooperando telematicamente"
 Allegati: 
                "Ricerca azione multimediale RAM - Tabella comparativa"
 Per 
                la loro stesura si è fatto riferimento ai materiali pubblicati 
                presso il sito web ed alla pubblicazione di Antonio Calvani "Nuovi 
                modelli per l'innovazione e sperimentazione educativa: la ricerca-azione 
                on line" (cfr. Gol: Materiali per il Seminario). |  
 I 
        componenti del gruppo Lucia 
        AbiusoRosita Cremonesi
 Maria Rosaria Di Santo
 Linda Giannini
 Rossano Graciotti
 Franco Guerra
 Teresa Monaco
 Alessandra Moretti
 Paola Nencioni
 Riccardo Pietracaprina
 Marisa Sasso
 Paola Tarino
 
         
          | 
               
                | Progetto 
                    elaborato da: Lucia Abiuso, Rosita Cremonesi, Maria Rosaria Di Santo, Linda 
                    Giannini, Rossano Graciotti, Elena Medri, Teresa Monaco, 
                    Alessandra Moretti, Paola Nencioni, Marisa Sasso.
 |  |    |